Scienza

Un segreto svelato nel cromosoma X: scoprendo perché le donne vivono più a lungo e meglio degli uomini!

2025-03-10

Autore: Matteo

Un recente studio ha rivelato un'affascinante verità riguardante il cromosoma X e la longevità femminile.

I ricercatori della California, guidati dalla professoressa Dena B. Dubal dell'Università della California di San Francisco, hanno fatto luce su come le donne non solo vivono più a lungo degli uomini, ma presentano anche meno deficit cognitivi durante l'invecchiamento.

Sebbene il morbo di Alzheimer colpisca principalmente le donne, con circa due terzi dei pazienti di sesso femminile, il cervello femminile anziano risulta in media più 'giovane' e con meno segni di declino cognitivo rispetto a quello maschile.

Il segreto della longevità

Il segreto di questa maggiore resilienza è racchiuso nel secondo cromosoma X.

Contrariamente a quanto si pensava, questo cromosoma non è semplicemente "dormiente"; in realtà, si attiva e inizia a esprimere una serie di geni con l'invecchiamento.

Questo processo è correlato alla longevità e alla protezione contro il declino cognitivo nelle donne.

La ricerca con modelli murini

I ricercatori hanno esaminato il tessuto cerebrale di modelli murini, inclusi topi domestici e selvatici, per sostenere le loro scoperte.

Hanno scoperto che molti geni sul cromosoma X inattivo (Xi) riescono a riattivarsi con l'avanzare dell'età, contribuendo così ai benefici cognitivi delle donne.

Tra questi geni, il PLP1 è stato identificato come particolarmente rilevante: svolge un ruolo cruciale nella produzione della guaina mielinica, essenziale per una comunicazione rapida ed efficiente tra i neuroni.

Nelle femmine di topo anziane, un aumento di PLP1 ha dimostrato di correlare positivamente con la funzione cognitiva.

Analisi del tessuto cerebrale umano

Un aspetto sorprendente di questa ricerca è stata l'analisi del tessuto cerebrale umano, dove solo le donne anziane hanno mostrato livelli elevati di PLP1.

Questo risultato suggerisce che i benefici associati a questo gene saranno essenziali nella comprensione del trattamento delle malattie neurodegenerative e dell'invecchiamento sano.

Conclusioni e implicazioni future

Queste scoperte offrono nuove speranze non solo per migliorare la qualità della vita delle donne anziane, ma anche per sviluppare terapie innovative dirette a contrastare i deficit cognitivi negli uomini.

Con l'invecchiamento della popolazione, è cruciale continuare a approfondire questi studi per garantire un futuro migliore e più sano per tutti.