Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei latini, ha dichiarato che la pace vera richiede tempi più lunghi. "Siamo tutti molto contenti di questo accordo, la gente è felice perché la guerra ha profondamente colpito le vite di tutti. Tuttavia, la situazione rimane fragile e ci sono ancora tensioni." Ha spiegato che l'accordo di tregua tra Israele e Hamas potrebbe offrire la speranza di un cambiamento, ma è cruciale che venga mantenuto.

"La tregua deve reggere, e dobbiamo fare tutto il possibile affinché ciò avvenga. Ci sono forze che remano contro, ma non dobbiamo dar loro spazio. È essenziale voltare pagina e iniziare a affrontare l'emergenza umanitaria che si vive a Gaza", ha aggiunto Pizzaballa.

Dopo il raggiungimento della tregua, il cardinale ha sottolineato che sarà più semplice introdurre aiuti per la popolazione di Gaza, che dipende completamente dagli aiuti esterni. Sarà anche necessario occuparsi delle emergenze relative all'istruzione e alla sanità.

Nel frattempo, l'Unione Europea ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti umanitari di 120 milioni di euro per Gaza, portando il totale dell’assistenza umanitaria a oltre 450 milioni dall’inizio del 2023. "L’accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi offre sprazzi di speranza, ma la situazione a Gaza è ancora drammatica", ha affermato Ursula von der Leyen.

Allo stesso tempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si trova sotto crescente pressione politica. Il governo israeliano è in subbuglio a causa dell'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi, in programma per domenica, con critiche soprattutto da parte della destra religiosa. Netanyahu ha accusato Hamas di aver rinnegato parti dell'intesa e ha posticipato la riunione del governo che avrebbe dovuto ratificarla.

Dall'altra parte, Hamas ha dichiarato l'accordo come un "momento storico" e una sconfitta per Israele, affermando che i loro obiettivi non sono stati raggiunti. Un leader di Hamas ha esaltato gli eventi di ottobre 2023, quando iniziò la guerra, come un successo militare del popolo palestinese.

Concludendo, in un contesto di tensione e conflitto, la comunità internazionale continuerà a monitorare gli sviluppi della situazione a Gaza, auspicando una soluzione duratura al conflitto.