La situazione in Ucraina continua a deteriorarsi. Nella notte, la Russia ha lanciato un violento attacco di droni nelle regioni orientali di Zaporizhia e Kharkiv, causando almeno un morto, un uomo di 45 anni, e diversi feriti. L'attacco ha colpito veicoli parcheggiati di fronte a un'abitazione, secondo quanto riportato su Telegram da Ivan Fedorov, il governatore militare della regione di Zaporizhia.

Le autorità russe, nel frattempo, hanno affermato di aver abbattuto 93 droni ucraini in tre diverse regioni: 87 nella regione di Kursk, 4 in quella di Rostov e 2 nella regione di Belgorod.

Le possibilità di un cessate il fuoco imminente sembrano allontanarsi, con i raid aerei russi che continuano a colpire le infrastrutture energetiche ucraine. Nonostante l’impegno del presidente russo Vladimir Putin di raggiungere un accordo di pace con gli Stati Uniti, le forze russe stanno continuando a cercare di avanzare nei territori ucraini, in special modo nelle regioni di Sumy e Krusk. Un’analisi dell'Institute for the Study of War (ISW) suggerisce che la Russia potrebbe utilizzare i dettagli vaghi degli accordi di cessate il fuoco per giustificare attacchi ai punti nevralgici dell'energia ucraina.

Inoltre, gli alti funzionari russi stanno insistentemente chiedendo di eliminare le 'cause profonde' della guerra, un termine che si riferisce alle condizioni che Mosca ha proposto all'inizio del conflitto, il 24 febbraio 2022. Queste richieste sono in aperto contrasto con gli sforzi del presidente americano Donald Trump di raggiungere una pace duratura.

È importante notare che l'invasione russa ha avuto un impatto devastante sulla popolazione civile, con numerosi casi di attacchi contro civili e infrastrutture. Le forze ucraine sono accusate da Mosca di lanciare attacchi ai danni delle infrastrutture energetiche russe, ma tali dichiarazioni non sono attualmente verificabili.

La settimana inizia con l'annuncio di un incontro tra l’inviato del Cremlino, Kirill Dmitriev, e Steve Witkoff, inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente. Se confermato, questo sarà il primo incontro di un alto funzionario russo negli Stati Uniti dall'inizio dell'invasione. Le sanzioni contro Dmitriev potrebbero essere temporaneamente sollevate per permettere un’incontro costruttivo.

Mentre la tensione cresce, la repressione interna nella Federazione Russa sta aumentando con il governo che continua a brutalizzare la libertà di stampa, colpendo in particolare i gruppi e i media considerati 'indesiderati'. In quest’ottica, Alexey Navalny, principale oppositore del regime, continua a essere un simbolo della lotta per la democrazia in Russia, nonostante la sua morte sospetta nel carcere.

Anche il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha espresso il suo sostegno a Mosca, avvicinandosi sempre più al Cremlino. Questo nuovo allineamento potrebbe portare a una serie di sviluppi preoccupanti, incluso il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, come annunciato da Putin.

Il premio Nobel per la Pace Lech Walesa ha recentemente commentato la situazione, affermando che la resistenza all'azione russa deve essere unita e forte per garantire la sicurezza europea. Ha avvertito che la narrativa attuale deve cambiare e che è necessario fare appello ai russi per convincerli che la guerra va contro i loro interessi.