La controffensiva ucraina ha preso piede nella regione russa di Kursk durante la scorsa notte, con operazioni avviate in una zona differente rispetto a quelle degli scorsi mesi. Secondo il sito ucraino Onliner.Ua, le truppe ucraine stanno avanzando verso la cittadina di Velike Soldatske e il villaggio di Berdin, mentre il ministero della Difesa russo afferma che l'attacco, scattato alle 9 ora locale, è stato respinto.

La Russia ha risposto a questi sviluppi con promesse di ulteriori rappresaglie, dopo aver dichiarato di aver abbattuto otto missili balistici a medio raggio forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina, considerati da Mosca una linea rossa. Le tensioni sono ulteriormente aumentate a causa di attacchi recenti che hanno coinvolto 72 droni, colpendo persone nel Belgorod e causando la chiusura dell'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo.

Nel contesto di queste nuove escalation, si fa sempre più forte l'attenzione sul possibile impatto del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Fonti a Washington affermano che Trump desidera avviare colloqui diretti tra Putin e Zelensky per cercare di porre fine alle ostilità, un passo che potrebbe stravolgere gli attuali equilibri nordamericani e globali. Le aspettative sono che Trump tenterà di ottenere un cessate il fuoco immediato.

Le forze armate ucraine, a quanto dichiarato da Mosca, avrebbero subito perdite significative, con oltre 49.000 soldati deceduti dall'inizio del conflitto, e nell'ultimo giorno si sarebbero registrate circa 340 nuove perdite. Secondo il ministero russo, le perdite ucraine includerebbero merce militare come 273 carri armati e 209 veicoli da combattimento di fanteria.

In Ucraina, si segnalano drammatici bombardamenti. A Nikopol, un uomo di 43 anni è stato ucciso e una donna di 40 anni è rimasta ferita a causa di un attacco con artiglieria russa. La situazione resta critica e il numero di vittime civili continua a crescere. Intanto, il quotidiano Izvestia riporta della morte di un giornalista freelance in un attacco con droni a Donetsk, portando a ulteriori accuse da parte di Mosca nei confronti dell'esercito ucraino.

Il presidente Zelensky ha denunciato un uso intensivo di droni da parte della Russia, affermando che nella settimana in corso sono stati lanciati oltre 630 droni d'attacco e più di 740 bombe aeree, mettendo in evidenza come la Russia continui a procurarsi componenti per le sue armi a livello mondiale.

Infine, negli aeroporti russi di Nizhnekamsk, Izhevsk e Perm sono state imposte restrizioni ai voli per garantire la sicurezza aerea, in risposta ai recenti attacchi. Anche il presidente Zelensky ha informato riguardo heavy losses suffered by both Russian and North Korean troops in the ongoing battles in Kursk, indicating a potential turning point in this prolonged conflict.