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Ucraina, il 2025 sarà l’anno decisivo per la ricostruzione? La lezione da trarre dall'Italia del 1945

2024-12-31

Autore: Sofia

Il 2025 si preannuncia come l'anno in cui l'Ucraina potrebbe finalmente vedere la pace, ma cosa comporterà realmente? Con il conflitto con la Russia che potrebbe trovare una pausa o una soluzione, Kiev si prepara a ricostruire il suo futuro dalle macerie della guerra. Gli esperti, tra cui Nathalie Tocci, delineano diversi scenari possibili di 'pace' che si potrebbero delineare per l'Ucraina. Da una divisione dell'Ucraina voluta dai russi a una difesa strenua da parte degli europei, con Kiev che potrebbe finalmente entrare a far parte dell'Unione Europea. Tuttavia, Donald Trump sembra propendere per un compromesso a lungo termine, con un possibile congelamento del conflitto e garanzie di sicurezza per l'Ucraina, ma restano incertezze sui reali impegni di Washington e Bruxelles.

L'Italia, che si appresta a ospitare la Ukraine Recovery Conference nel luglio 2025, si trova a un crocevia simile a quello del dopo-guerra nel 1945. Ottanta anni fa, l'Italia emerse da un decennio di conflitti devastanti, riportando i segni di un'occupazione e di una guerra che avevano distrutto città e vite. L'analisi di quel periodo storicamente difficile ha molto da insegnare per affrontare la situazione attuale in Ucraina.

Quando l'Italia uscì dalla Seconda Guerra Mondiale, il paese era in preda a un disastro economico e sociale. Con circa 450.000 vittime e un'economia devastata, la situazione era allarmante; infatti, i bilanci pubblici erano in profondo rosso, con un deficit che superava i 300 miliardi di lire. Le necessità primarie erano difficili da soddisfare e il ricostruire le infrastrutture danneggiate sembrava un’impresa titanica.

Nell'immediato dopoguerra, l’Italia visse un'inflazione galoppante e una crisi alimentare, con prezzi che aumentavano in modo esponenziale rispetto ai livelli precedenti alla guerra. L’obbligo di rifare i conti con una nuova identità nazionale, esprimendo al contempo gratitudine per l'aiuto americano, dava vita a una sfida complessa. Oggi l'Ucraina si trova a fronteggiare dilemmi simili, dovendo ricostruire non solo le infrastrutture fisiche ma anche il tessuto sociale e politico.

La conferenza di Roma del 2025 rappresenterà non solo la quantificazione dei danni subiti, ma anche un’opportunità per stabilire profondi legami di cooperazione e sostegno tra l’Europa e gli Stati Uniti. Il modo in cui la comunità internazionale risponderà alle necessità dell’Ucraina definirà non solo il suo futuro, ma anche le dinamiche geopolitiche del continente. Come l'Italia negli anni '40, l'Ucraina è pronta a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia, e l'abilità nel raccogliere e gestire l'assistenza internazionale sarà cruciale per il suo successo.