Ucciso in casa: 80 coltellate in una lite legata alla droga!
2025-01-14
Autore: Giulia
Un omicidio che ha scosso la comunità: è stato arrestato Antonio Rizzi, 42 anni, incastrato dalle telecamere di sorveglianza nel quartiere Santo Spirito di Bari. Rizzi è accusato dell'omicidio di Francesco Dogna, 63 anni, un dipendente di una società informatica, barbaramente ucciso con oltre 80 coltellate nel suo appartamento in via Torino, trovato senza vita il mattino dell'8 gennaio.
Le indagini dei carabinieri, guidati dalla pm Carla Spagnuolo, rivelano un legame inquietante tra i due: si conoscevano da oltre 10 anni, ma nessuno tra familiari e conoscenti della vittima ne era a conoscenza. Si incontravano sporadicamente anche a casa di Dogna.
La tragica serata del 7 gennaio ha visto la visita di Rizzi a casa di Dogna, dove, a causa di incomprensioni relative all'uso di sostanze stupefacenti, è scoppiata una lite furiosa. Al termine della lite, Rizzi ha colpito Dogna più di ottanta volte, utilizzando molto probabilmente un coltello da cucina.
Le indagini sono accelerate grazie alle telecamere di sorveglianza, che hanno registrato non solo l'entrata e l'uscita di Rizzi dall'appartamento, ma anche la sua fuga a bordo di un'auto nei pressi dell'edificio.
Ulteriori dettagli emersi indicano che Rizzi stava già progettando di fuggire da Bari per raggiungere il nord Italia e successivamente l'estero. È attualmente detenuto con precedenti penali per reati contro il patrimonio e maltrattamenti in famiglia.
Questo omicidio solleva interrogativi sconcertanti sulla spirale di violenza legata al traffico di droga, e la comunità chiede risposte. Cosa scatta nella mente di chi, dopo anni di conoscenza, si trasforma in un killer? La situazione a Bari è sempre più preoccupante.