Tumori, la virologa Halassy testa nuova terapia su se stessa. Bassetti: «È l’esatto contrario della medicina»
2024-11-13
Autore: Francesco
Il caso della virologa croata Beata Halassy ha scatenato un acceso dibattito sulla legittimità e sull'etica dell'auto-sperimentazione. Halassy, ricercatrice all'Università di Zagabria, ha attirato l'attenzione pubblica per aver affrontato un tumore al seno sviluppando una terapia innovativa e testandola su se stessa. "Non fatelo a casa", ha avvertito, consigliando esplicitamente di non intraprendere esperimenti autonomi. Tuttavia, il suo coraggio e le conoscenze acquisite nel suo lavoro di ricerca l'hanno portata a impegnarsi in un'autoterapia che ha avuto successo.
Nel 2020, Halassy ha ricevuto la diagnosi di una recidiva tumorale dopo aver già subito una mastectomia. Di fronte alla concreta possibilità di dover affrontare nuovamente un ciclo di chemioterapia, ha deciso di orientarsi verso un'alternativa, basandosi sulle sue competenze di virologa. Così ha sviluppato una forma personalizzata di viroterapia oncolitica, utilizzando virus a scopo terapeutico. Halassy ha scelto di testare il virus del morbillo e il virus della stomatite vescicolare, noti per il loro impiego in altri studi clinici ma mai utilizzati per il trattamento specifico del cancro al seno.
Per un periodo di due mesi, Halassy ha iniettato i virus direttamente nella massa tumorale, tenendosi sotto monitoraggio costante da parte di oncologi e considerando la chemioterapia come un'opzione di riserva. I risultati sono stati sorprendentemente positivi: una riduzione significativa del tumore, che è stato poi rimosso chirurgicamente, senza manifestare effetti collaterali di rilievo.
Nonostante i rischi e le critiche sollevate, Halassy si dice fermamente convinta della propria scelta. Ha recentemente ottenuto finanziamenti per testare il suo approccio terapeutico anche su animali domestici affetti da tumori, continuando nel suo impegno di ricerca.
La reazione dell'infettivologo Matteo Bassetti non si è fatta attendere. Bassetti ha messo in dubbio la validità di tali esperimenti, affermando che l'auto-sperimentazione è in contraddizione con i principi della medicina moderna. "Con il progresso scientifico, dovrebbe prevalere una mentalità più etica e meno rischiosa", ha sottolineato. Bassetti ha esemplificato il suo punto di vista richiamando alla memoria figure storiche che hanno compiuto atti simili, come Evan O'Neill Kane, famoso per essersi sottoposto a un intervento chirurgico su se stesso per dimostrare la praticità dell'anestesia locale.
L'incidente Halassy rappresenta un caso estremo che solleva interrogativi non solo sull'etica della ricerca, ma anche sui confini della sperimentazione scientifica. Mentre le opinioni sul suo operato restano divise, la virologa continua a far discutere, mostrando a tutti che la linea tra scienza e follia può essere sottile quando si tratta di vita e di morte.