Donald Trump ha rivelato oggi che è intenzionato a incontrare Vladimir Putin all'inizio della sua presidenza. Durante un evento di Turning Point USA a Phoenix, in Arizona, il magnate ha enfatizzato la sua volontà di concludere "rapidamente" il conflitto in Ucraina, esprimendo: "Una delle prime cose che voglio fare è incontrare il presidente Putin, e anche lui è favorevole".

Nel frattempo, in Russia, la tensione aumenta: Vladimir Putin ha promesso ritorsioni dopo un attacco con droni dell'Ucraina che ha colpito Kazan, a circa mille chilometri dal confine. La Russia sta riguadagnando influenza sull'Europa, grazie al gas, mentre il premier slovacco Robert Fico, reduce dall'incontro con Putin, ha espresso preoccupazione per il blocco del transito del gas russo attraverso l'Ucraina. "Non prolungheremo" l'accordo di transito, ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ribadendo che non si permetterà a Mosca di guadagnare profitti dal conflitto. La decisione di Kyiv, che scade a fine mese, ha sollevato allarmi in Ungheria e Slovacchia, che dipendono fortemente dal gas russo.

Fico, allineato con Viktor Orban, ha interrotto il supporto all'Ucraina e ha accettato l'invito di Putin per partecipare alle celebrazioni a Mosca per il 80° anniversario della vittoria sul nazismo. Molti in Slovacchia scommettono su un accordo ottenuto da Fico riguardo al gas con Putin.

Anche Trump sembra voler muovere i primi passi per un riavvicinamento con il Cremlino, affermando nuovamente la sua intenzione di porre fine “rapidamente” alla guerra in Ucraina. Nel contesto di queste svolte diplomatiche, Putin ha avvertito i suoi avversari che le conseguenze degli attacchi condotti non passeranno inosservate e che l'esercito russo è già pronto a rispondere negli ambiti di battaglia.

Negli ultimi giorni, le forze russe hanno rivendicato il controllo di diverse aree in Ucraina, mentre la situazione sul campo diventa sempre più tesa. A Kherson, la preoccupazione cresce per una probabile incursione delle forze russe, con strade minate e l’aumento delle attività offensive.

Nonostante le ritorsioni previste, il conflitto continua a mietere vittime e la situazione umanitaria in Ucraina rimane critica. Inoltre, l'arrivo di truppe nordcoreane per sostenere le operazioni russe rende la situazione ancora più complessa, mentre le forze ucraine sembrano ben preparate a difendere il loro territorio. La guerra si intensifica, e per le diplomazie di tutto il mondo, il tempo è prezioso. Sarà interessante vedere come i nuovi sviluppi influenzeranno le prossime mosse di Trump e delle potenze mondiali.