
Trump minaccia i Paesi dei Caraibi: la strategia di Rubio per colpire Cuba e Venezuela svelata in Giamaica
2025-04-03
Autore: Alessandra
Il 26 marzo, il Segretario di Stato americano Marco Rubio è sbarcato all'aeroporto Norman Manley di Kingston, Giamaica, dando il via a una nuova strategia di Donald Trump mirata ad affermare l'influenza degli Stati Uniti nei Caraibi. L'incontro con il primo ministro giamaicano Andrew Holness, così come con altri leader caraibici, ha avuto come obiettivo principale quello di mettere pressione su Cuba e Venezuela attraverso una combinazione di dazi e potenziali ritorsioni migratorie.
Rubio ha aperto il meeting esprimendo elogi per le forze di polizia di Haiti e Giamaica che hanno mostrato progressi nella lotta contro la criminalità, offrendo un incentivo in cambio: la possibile revoca dell'avviso di viaggio contro la Giamaica che aveva scoraggiato i turisti americani. È importante sottolineare che la criminalità organizzata non ha mai attaccato sistematicamente il settore turistico come quello colombiano, che ha un approccio ben più mirato verso gli stranieri.
Trump, in un giro di vite, ha minacciato di estendere un dazio del 25% sul petrolio grezzo venezuelano per i Paesi caraibici, utilizzando come pretesto le bande criminose, come il Tren de Aragua, che secondo lui si infiltrano tra i migranti. Questa mossa evidenzia come gli Stati Uniti intendano utilizzare la leva economica per minare le fonti di reddito di Venezuela e Cuba.
La Giamaica, nonostante le sanzioni sul petrolio venezuelano, è rimasta una delle principali importatrici di greggio dal Paese sudamericano grazie alla sua joint-venture, PetroJam, tra PDV Caribe e la Petroleum Corporation of Jamaica. Fino a poco tempo fa, il petrolio venezuelano costituiva quasi il 50% del consumo nazionale di combustibili, rimanendo cruciale per l'economia locale.
Un'altra questione delicata è quella dei 400 medici cubani che operano in Giamaica. Rubio ha accusato i governi caraibici di sfruttare questi professionisti, sottolineando il loro trattamento economico inadeguato. A questo, Holness ha risposto difendendo il contributo fondamentale degli immigrati cubani, mentre il premier di Barbados, Mia Mottley, ha ritenuto infondate e offensive le accuse, ribadendo il sostegno che questi medici hanno offerto durante la pandemia.
La scomparsa del supporto cubano in termini di sanità potrebbe comportare gravi conseguenze per le popolazioni vulnerabili dell'isola. Inoltre, gli ospedali cubani stanno affrontando crisi incessanti a causa di continui blackout e mancanza di personale, costringendo molti medici a cercare opportunità all'estero.
Le ripercussioni della strategia di Rubio potrebbero tradursi in un serio impoverimento dei Paesi caraibici alleati di Cuba e Venezuela, che potrebbero ritrovarsi nell'occhio del ciclone economico e diplomatico. La sfida lanciata da Trump, dunque, non è solo una questione geopolitica, ma un attacco diretto ai diritti umani e alle condizioni di vita nelle nazioni caraibiche, con la speranza che i leader locali si allineino alle politiche americane.