Trump e la Guerra in Ucraina: Le Reazioni del Cremlino dopo la Sua Elezione
2024-11-06
Autore: Giovanni
Dopo l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, il Cremlino ha espresso cautela ma anche speranza riguardo a una possibile evoluzione della guerra in Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che Trump "potrà contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina, ma non dall'oggi al domani". Secondo Peskov, gli Stati Uniti sono parte attiva del problema, poiché "stimolano e gettano benzina sul conflitto". Tuttavia, auspica che il nuovo presidente possa cambiare rotta nella sua politica estera una volta insediato nello Studio Ovale.
Le fonti russe suggeriscono che Putin e altri funzionari si siano congratulati non ufficialmente con Trump, sperando in una riduzione degli aiuti militari all'Ucraina. Il leader della Commissione Esteri della Duma, Leonid Slutsky, ha dichiarato che sarebbe "ingenuo" aspettarsi una totale fiducia, ma ha sottolineato che i repubblicani potrebbero non voler continuare a finanziare una guerra per procura contro la Russia.
Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha ribadito che gli obiettivi della Russia non cambiano, evidenziando che le aspirazioni militari di Mosca rimangono invariate, e che i suoi interessi non saranno messi in discussione da un nuovo presidente americano.
Nei suoi discorsi elettorali, Trump ha sollevato dubbi sulla legittimità dell'assistenza all'Ucraina e ha affermato di poter "fermare le guerre". Tuttavia, l'Ucraina, temendo che Trump possa ridurre il supporto, è in attesa di sviluppi futuri e cerca di consolidare la sua alleanza con gli Stati Uniti.
In un recente post, Zelensky ha menzionato un incontro costruttivo con Trump e ha espresso ottimismo riguardo a una "pace attraverso la forza". Si è detto ansioso di continuare una cooperazione strategica dell'Ucraina con gli Stati Uniti, sottolineando il ruolo cruciale della sua nazione nella sicurezza europea.
Nel contesto di questa tensione e delle relazioni internazionali in evoluzione, rimane da vedere quale sarà la direzione della politica estera americana sotto la guida di Trump e quali ripercussioni avrà sulla fragile situazione ucraina.