La Cina Rivela i Misteri della Faccia Nascosta della Luna: Cosa Nascondono le Rocce Lunari?
2024-11-15
Autore: Giulia
La Rotazione Sincrona della Luna
La Luna ha una rotazione sincrona con la Terra: ciò implica che il tempo impiegato per ruotare sul proprio asse è identico a quello necessario per orbitare attorno al nostro pianeta. Di conseguenza, dalla superficie terrestre, vediamo sempre la stessa faccia della Luna, con solo delle piccole oscillazioni, note come 'librazioni', che ci permettono di intravedere piccole porzioni del lato opposto. Le distinzioni tra la faccia visibile e quella nascosta, conosciuta come 'facciala nascosta', sono significative e comprendono vari aspetti: dal vulcanismo allo spessore della crosta e alla topografia. In particolare, il lato nascosto è caratterizzato da una maggiore densità di crateri rispetto a quello che possiamo osservare.
La Missione Chang'e-4
Potrebbe sorprendere, ma la nostra conoscenza della faccia nascosta della Luna rimane limitata. Infatti, la prima sonda ad atterrare su di essa è stata la Chang'e-4, lanciata dall'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), solo il 3 gennaio 2019. Questa missione è approdata nel cratere Von Karman, situato nel vasto bacino Polo Sud-Aitken, un cratere di impatto risalente a circa 4 miliardi di anni fa. La Chang'e-6, che ha preso il volo nel 2022, ha seguito le tracce della Chang'e-4, raccogliendo circa 1,9 chilogrammi di rocce lunari nello stesso bacino.
Analisi dei Campioni Lunari
I campioni, atterrati nella provincia cinese della Mongolia Interna il 25 giugno, sono stati analizzati da vari team di ricerca e i risultati sono stati recentemente pubblicati sulle prestigiose riviste scientifiche, Nature e Science. I dati rivelati mostrano che la maggior parte dei campioni prelevati è di età compresa tra i 2,8 miliardi di anni, più giovani del previsto. Questo indica che la Luna era ancora vulcanicamente attiva circa 2,8 miliardi di anni fa. Gli scienziati hanno utilizzato tecniche di datazione avanzate, focalizzandosi su basalti con basse concentrazioni di titanio (Ti), applicando metodi basati su isotopi di piombo e rubidio-stronzio.
Risultati della Studio dei Suoli Lunari
Secondo il comunicato stampa degli scienziati intervenuti nello studio, 'I suoli lunari di Chang'e-6 comprendono due tipologie di basalti marini: a basso Ti e a bassissimo Ti (VLT).'. La datazione Pb-Pb ad alta precisione ha confermato che il magmatismo giovane è presente anche sul lato lontano della Luna, un'osservazione già emersa con la missione Chang'e-5 nel 2020, i cui campioni mostrano un'età stimata di 2 miliardi di anni.
Frammenti di Basalto e Composizione Chimica
Ulteriore notizia interessante è che uno dei frammenti di basalto analizzati in un articolo di Nature risale a 4,2 miliardi di anni, coincidente con l'età del cratere da impatto in cui è stato trovato. Un dato intrigante emerge dal fatto che i campioni raccolti da Chang'e-6 sono poveri di elementi noti come KREEP, che includono potassio (K), terre rare (REE) e fosforo (P), detectati nei basalti delle missioni Apollo. Anche la radioattività è assente nei campioni della Cina, al contrario di quanto emerso nei campioni statunitensi, suggerendo che le differenze tra i suoli del lato visibile e quello nascosto non derivino solo dallo spessore della crosta, ma anche dalla composizione del mantello lunare.
Conclusioni e Futuri Studi
Questi risultati non solo espandono la nostra comprensione della geologia lunare, ma pongono anche interrogativi affascinanti su come si è formata e si è evoluta la Luna stessa. Con le missioni future già pianificate, il mistero della faccia nascosta della Luna potrebbe rivelare ancora più segreti affascinanti!