Salute

Trump annuncia possibili cambiamenti: "Potrei rientrare nell'Oms"

2025-01-26

Autore: Luca

A Tijuana, in Messico, è stato inaugurato il primo rifugio temporaneo per migranti deportati dagli Stati Uniti. La presidente Claudia Sheinbaum ha attivato questa struttura in risposta alle politiche di deportazione attuate dall'ex presidente Donald Trump. Situato nel centro commerciale Flamingos, questo rifugio dista circa 15 chilometri dal valico di frontiera di San Ysidro e offre servizi per garantire un'assistenza dignitosa ai migranti. La funzionaria Monica Vega coordinerà l'accoglienza, assicurando assistenza medica e psicologica disponibile 24 ore su 24. La sicurezza della struttura sarà garantita dalla Guardia Nazionale e dall'Esercito messicano. Questo rifugio è il primo di nove programmati per accogliere i migranti in ritorno.

Nel frattempo, in un'inchiesta del New York Times si apprende che Trump sta riempiendo l'Environmental Protection Agency (Epa) di ex lobbisti e avvocati del settore petrolifero e chimico. Lee Zeldin, scelto per guidare l'Epa, ha poca esperienza in ambito politico ambientale e si prevede che inizi subito a soddisfare le direttive di Trump per ridurre le normative sulla protezione dell’ambiente.

Il 4 marzo, Trump è stato invitato a tenere un discorso al Congresso, un’occasione che segnerà il suo primo intervento formale da quando è tornato alla Casa Bianca. L'invito è stato esteso dal presidente della Camera Mike Johnson, un suo sostenitore, il quale ha elogiato Trump per la sua "forte leadership".

Durante un comizio a Las Vegas, Trump ha rivelato di avere dei ripensamenti riguardo all’uscita degli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), affermando: "Forse prenderemmo in considerazione di farlo di nuovo, non lo so. Dovrebbero ripulire tutto". Gli Stati Uniti, il principale finanziatore dell'Oms, dovrebbero ufficialmente lasciare l'organizzazione il 22 gennaio 2026. Trump ha criticato il fatto che gli Stati Uniti contribuiscano di più all'Oms rispetto alla Cina, nonostante quest'ultima abbia una popolazione di gran lunga superiore.

Infine, la Cia ha recentemente modificato la sua posizione riguardo all'origine del Covid-19, affermando che è "più probabile" che il virus derivi da una fuga di laboratorio piuttosto che da un contatto con gli animali. Questa nuova valutazione è stata fornita da John Ratcliffe, ex direttore dell'intelligence nazionale. Secondo Ratcliffe, il Wuhan Institute of Virology potrebbe essere collegato all'origine della pandemia. Tuttavia, un portavoce della Cia ha chiarito che sia le teorie relative a una fuga di laboratorio, sia quelle riguardanti un'origine naturale restano esplorabili.