
Trump annuncia 'buone notizie' sulla tregua e prega Putin per una soluzione
2025-03-14
Autore: Alessandra
Lettere di speranza giungono dalla controversa situazione tra Russia e Ucraina. Donald Trump è apparso moderatamente ottimista riguardo ai negoziati per porre fine a un conflitto che dura ormai da più di tre anni. Gli Stati Uniti hanno proposto un cessate il fuoco di 30 giorni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha già dato il suo consenso. Tuttavia, Mosca ha posto condizioni che sono attualmente al vaglio di Washington.
"Ho ricevuto notizie piuttosto buone", ha dichiarato Trump durante un intervento al Dipartimento della Giustizia, aggiungendo però che la situazione è ancora in evoluzione. "Penso che ci siamo", ha continuato, esprimendo il timore che tale conflitto possa sfociare in una Terza Guerra Mondiale.
"Abbiamo avuto conversazioni molto positive sia con la Russia che con l'Ucraina", ha affermato, prima di puntare il dito contro Kiev, indicando che alcune responsabilità per la guerra ricadono sull'Ucraina stessa. In un'intervista prevista per domenica, Trump ha sottolineato che le prossime 48-72 ore saranno cruciali e ha anticipato che ci potrebbero essere sviluppi significativi.
Nel frattempo, Trump ha menzionato contatti con Putin tramite l'inviato speciale Steve Witkoff, il quale ha avuto un incontro al Cremlino. Trump ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di mettere fine a questa terribile guerra, pubblicando un messaggio sul social Truth: "Ci sono buone possibilità che questo conflitto possa giungere a una conclusione".
Tuttavia, non sono mancate le polemiche. Trump ha anche lanciato un accorato appello per salvaguardare le vite dei soldati ucraini attualmente circondati dalle forze russe nella regione di Kursk, avvertendo che senza un intervento, la situazione potrebbe trasformarsi in un massacro mai visto dalla Seconda Guerra Mondiale.
La risposta di Putin non si è fatta attendere, sottolineando che le forze russe hanno il controllo completo del territorio e offrendo ai soldati ucraini solo due opzioni: arrendersi o morire. "Se depongono le armi, avranno salva la vita e riceveranno un trattamento dignitoso", ha affermato Putin.
Le autorità ucraine, d'altro canto, hanno smentito l'accusa di accerchiamento delle loro truppe, affermando che i soldati stanno solo ritirandosi dalle posizioni avanzate. La situazione nella regione di Kursk resta complicata e potrebbe influenzare significativamente l'andamento delle trattative di pace.
Kursk si conferma un punto focale per i negoziati, con la Russia che potrebbe trarre vantaggio da un maggiore controllo territoriale per aumentare la pressione su Kiev. Tuttavia, il presidente Zelensky ha avvertito che le condizioni imposte da Putin rischiano di compromettere seriamente i tentativi di diplomazia, ponendo un freno al progresso verso un cessate il fuoco e una pace duratura.