Tecnologia

"Sanremo 2025? Anche lì qualche canzone fatta con l'Intelligenza Artificiale", l'allarme del celebre musicista italiano Gigi D'Alessio

2025-03-04

Autore: Marco

Durante un evento tenutosi a Bruxelles, Gigi D'Alessio ha lanciato un campanello d'allarme riguardo all'uso crescente dell'intelligenza artificiale (AI) nella musica, menzionando esplicitamente il Festival di Sanremo 2025.

Sanremo 2025 e l’intelligenza artificiale: l'intervento di Gigi D'Alessio accende la polemica

Il dibattito sull'impiego dell'intelligenza artificiale nella musica si arricchisce di un nuovo capitolo, grazie all'intervento di uno dei cantautori più amati d'Italia. Gigi D'Alessio ha espresso le sue profonde preoccupazioni sul futuro della creatività artistica durante la sua visita all’Eurocamera di Bruxelles, sostenendo che diversi autori ormai si avvalgono di strumenti basati sull'AI per comporre le loro canzoni, compromettendo l'autenticità e l'individualità del panorama musicale.

Particolarmente controversa è stata la sua affermazione secondo cui a Sanremo 2025 potrebbe essere proposta musica generata da intelligenza artificiale. "Mi sa che anche a Sanremo c’era qualche canzone fatta così", ha dichiarato, innescando così un acceso dibattito nel web e nei vari circoli musicali. Il Festival di Sanremo, tradizionalmente considerato il palco più prestigioso della musica italiana, si trova quindi nel bel mezzo di un confronto sul suo futuro.

Le parole di D'Alessio hanno il potenziale di scatenare reazioni tra esperti del settore, produttori e artisti. Se da un lato è innegabile che la tecnologia faccia parte dell'evoluzione della musica, dall'altro c'è una crescente preoccupazione sul ruolo che l'intelligenza artificiale sta assumendo nel processo creativo. Il timore principale? Una standardizzazione della musica, che porterebbe a brani sempre più simili e privi di quella scintilla creativa che solo l’essere umano può dare.

AI e musica: una minaccia per Sanremo e gli artisti?

La questione dell'intelligenza artificiale applicata alla musica è oggetto di divisione tra artisti, autori e case discografiche già da diverso tempo. Secondo Gigi D'Alessio, l'AI potrebbe rimpiazzare i compositori, riducendo considerevolmente il valore del lavoro creativo umano. L’uso massiccio di software per scrivere melodie e testi potrebbe avere conseguenze devastanti per l'industria musicale.

L'idea che alcune canzoni in gara a Sanremo 2025 possano essere opera di algoritmi susciterebbe grande scalpore. È indubbio che la tecnologia possa fungere da supporto, ma ciò non toglie che l'industria musicale stia affrontando un rischio crescente di disumanizzazione.

Altri produttori, tuttavia, potrebbero difendere l'uso dell'AI affermando che può rappresentare un valido strumento di ispirazione senza sostituire completamente il talento umano. Ma c'è il fondato timore tra molti artisti e parolieri tradizionali di essere messi in secondo piano da sistemi automatizzati che possono generare testi e melodie in un batter d'occhio.

In questo scenario in continuo cambiamento, ci si domanda quale sarà il futuro della musica italiana: la creatività umana potrà resistere all'impatto impetuoso dell'intelligenza artificiale?