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Trionfo di Trump: dollaro, bitcoin e Wall Street a gonfie vele!

2024-11-07

Autore: Maria

Wall Street esulta per la vittoria schiacciante di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, ma il resto del mondo stenta a seguirne l'onda positiva, temendo impatti negativi legati ai dazi commerciali.

In particolare, il dollaro ha visto una salita significativa insieme al Bitcoin, che ha raggiunto nuovi record storici superando i 75.000 dollari e puntando a sfondare il muro degli 80.000 dollari. Anche il Nasdaq ha registrato un’impennata significativa, trainato dalla Tesla di Elon Musk, che ha visto un incremento del 14%. I rendimenti dei titoli di Stato americani sono aumentati, mentre le materie prime, in particolare il petrolio, hanno mostrato segni di debolezza dopo i primi risultati delle elezioni.

In Asia, le borse hanno reagito all’impennata di Wall Street con timori crescenti. Ad esempio, mentre Tokyo ha registrato un +2,6%, le borse cinesi sono scese, segnando un divario preoccupante nel mercato asiatico. In Europa, nonostante un avvio positivo sostenuto dai futures di Wall Street, le preoccupazioni sui settori automobilistico e delle energie rinnovabili hanno portato a chiusure negative: Milano ha registrato un -1,54%, Francoforte un -1,13%, e Madrid, con il -2,93%, è risultata la peggiore nella giornata.

Luis de Guindos, vice-presidente della BCE, ha messo in guardia dagli effetti "enormi" che i dazi imposti da Trump potrebbero avere, citando possibili ripercussioni sul commercio globale, in particolare con la Cina. "Se gli Stati Uniti applicano dazi del 60% su prodotti cinesi, gli effetti diretti e indiretti saranno devastanti", ha affermato.

A Wall Street, il clima è di festa poiché gli investitori hanno accolto l'esito elettorale senza preoccupazioni per contestazioni e attese per le politiche del nuovo presidente. Le misure fiscali proposte da Trump, compresi tagli alle tasse e deregolamentazione, promettono una crescita economica. Tuttavia, queste politiche potrebbero accompagnarsi a un incremento dell'inflazione, un problema che la Federal Reserve dovrà affrontare nel suo prossimo incontro per trattare i tassi, atteso a un incremento di circa 0,25%.

Questo contesto economico ha portato a una flessione nel valore dei Treasury e a un aumento dei rendimenti, alimentando preoccupazioni sul deficit e sulla sostenibilità del debito statunitense. Sebbene tali timori non abbiano ancora impattato negativamente sui mercati azionari, la comunità finanziaria si è mostrata cauta sia riguardo alla salute dell'economia USA che sull'indipendenza della Fed, soprattutto dopo le politiche di Trump.

Il dollaro, rinvigorito dalla politica protezionistica, ha guadagnato terreno rispetto all'euro, che ha toccato i minimi dal 2016, perdendo oltre il 2% per poi recuperare leggermente alla chiusura. La propensione di Trump a rendere gli Stati Uniti leader nel settore delle criptovalute ha spinto il Bitcoin a salire alle stelle, generando un'ondata di ottimismo tra gli investitori in criptovalute.

In questo scenario di grande movimento sui mercati, l’attenzione rimane alta mentre ci si prepara a un possibile futuro di incertezze economiche e politiche.