Trento, investita e uccisa Sara Piffer, 19enne promessa del ciclismo
2025-01-24
Autore: Chiara
Il ciclismo italiano piange la tragica scomparsa di Sara Piffer, appena 19 anni, una giovane promessa del ciclismo. Durante un allenamento tra Mezzocorona e Mezzolombardo, in Trentino, Sara è stata colpita e uccisa da un'auto, guidata da un settantenne che procedeva in direzione opposta mentre stava sorpassando. L'incidente è avvenuto intorno alle 11.30 lungo via Cesare Battisti. In compagnia di Sara si trovava il fratello Christian, di 20 anni, anche lui ciclista dilettante, che ha subito ferite non gravi. Sul luogo dell'incidente è intervenuta la Polizia locale, ma nonostante i rapidi soccorsi da parte dell'elicottero del 118 e le manovre di rianimazione avviate dal personale sanitario, non c'è stato nulla da fare per la giovane atleta. Questo tragico evento segna il nono decesso di una ciclista sulle strade italiane nel 2025, come riportato dall'osservatorio Sapidata-Asaps.
Chi era Sara Piffer
Originaria di Paiù di Giovo, paese noto anche per il famoso ciclista Francesco Moser, Sara Piffer era una talentuosa ciclista che aveva già dimostrato grandi capacità nel suo campo. Militante nel Velo Sport Mezzocorona, nel 2022 ha raggiunto importanti traguardi con il Team Mendelspeck Ge-Man, tra cui una vittoria a Corridonia. Era stata vice campionessa d'Italia della Madison nel 2021 e attendeva con entusiasmo l'inizio della nuova stagione, pronta a competere ancora con le insegne della Mendelspeck.
Un triste trend
Purtroppo, la morte di Sara si inserisce in un triste e crescente trend di incidenti mortali che coinvolgono ciclisti durante le loro attività di allenamento. Michele Scarponi fu vittima di un simile incidente nel 2017, mentre Davide Rebellin fu ucciso nel novembre 2022. Secondo l'Osservatorio Sapidata-Asaps, nel 2024 sono stati 204 i ciclisti, di cui 184 uomini e 20 donne, a perdere la vita sulle strade italiane, segnando un incremento rispetto ai 212 decessi dell'anno precedente. Le regioni con il numero più elevato di vittime includono la Lombardia, con 35 decessi, mentre seguono l'Emilia-Romagna e il Veneto, rispettivamente con 32 e 31. È fondamentale prendere coscienza di questi tragici eventi per migliorare la sicurezza stradale e proteggere i ciclisti, che contribuiscono a una mobilità sostenibile e sana nel nostro paese.