Milano – Una tragedia si è consumata in Porta Romana lunedì 30 dicembre, quando un rider di 44 anni è stato investito e ucciso da un'auto all'incrocio tra via Cadore e via Comelico intorno alle 20.

Il ciclofattorino, originario del Pakistan e lavorante per una nota piattaforma di consegna, è stato soccorso in condizioni critiche e trasportato d'urgenza al Policlinico, dove però, dopo meno di due ore, è stato dichiarato morto a causa delle gravi lesioni riportate nell'incidente.

Il conducente dell'auto, un uomo di 43 anni, si è fermato subito dopo l'impatto per prestare aiuto e chiamare i soccorsi. Le indagini sono ora in corso condotte dagli agenti del Radiomobile della polizia locale, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente: al momento non è chiaro quale dei due veicoli abbia violato il semaforo rosso, causando la tragedia per questo giovane lavoratore.

Questo episodio segna un altro triste bilancio per Milano, che ha visto già 27 morti sulle sue strade nel solo anno 2024. È fondamentale che si intensifichino gli sforzi per migliorare la sicurezza stradale, in particolare per i ciclisti e i rider che ogni giorno affrontano il traffico della città. L'opinione pubblica chiede misure più severe contro la violazione delle norme del codice della strada, affinché incidenti di questo tipo non si ripetano più.

In un contesto in cui la mobilità sostenibile sta crescendo in popolarità, è essenziale garantire che le vie urbane siano sicure per tutti. Le autorità di Milano sono ora sotto pressione per implementare strategie efficaci per proteggere i ciclisti e incentivare un cambiamento di comportamento tra gli automobilisti.