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Tragedia in Myanmar: terza catastrofe naturale da record, oltre mille vittime e emergenza umanitaria

2025-03-29

Autore: Marco

A seguito del devastante terremoto con epicento a pochi chilometri da Mandalay, in Myanmar, il bilancio delle vittime ha superato le mille unità, come riportato dalle autorità locali. La tragica notizia arriva mentre il Paese, già colpito da anni di guerra civile e crisi umanitarie, affronta ora una delle calamità naturali più gravi della sua storia. Secondo i dati ufficiali, sono stati registrati 1.002 morti, 2.376 feriti e 30 dispersi. A Mandalay, circa 2.300 edifici sono stati distrutti, inclusi storiche strutture religiose e abitazioni civili.

Le operazioni di soccorso sono ostacolate da gravi danni alle infrastrutture e dalla mancanza di risorse disponibili per i soccorritori locali. Le stime indicano che nel crollo di un condominio a Mandalay potrebbero trovarsi ancora 90 persone intrappolate. L’aeroporto di Mandalay è stato chiuso a causa dei danni subiti, così come quello della capitale Naypyitaw, dove è crollata la torre di controllo.

Primi aiuti internazionali

International aid has begun to arrive in Myanmar, with responders from Russia and China among the first to reach the country. Russia has sent 120 rescuers, along with medical personnel and trained dogs to locate survivors, while China dispatched 37 specialists equipped with advanced detection equipment. Significant humanitarian aid, worth almost 14 million dollars, is expected to be delivered by Beijing by Monday. India has also mobilized, sending a military C-130 plane carrying doctors and essential supplies. In contrast, the United States has announced a vague commitment to provide some form of assistance following cuts to the U.S. Agency for International Development, which previously funded multiple humanitarian initiatives in Myanmar.

Un'emergenza in crescita

Gli esperti avvertono che il numero delle vittime potrebbe aumentare ulteriormente. Secondo i modelli della US Geological Survey, un terremoto di questo tipo potrebbe aver causato più di 10.000 morti, sebbene l'orario in cui si è verificato, intorno al primo pomeriggio, abbia contribuito a salvare molte vite. Le stime dei danni materiali potrebbero risultare disastrose, potenzialmente superiori al prodotto interno lordo del Paese.

Il terremoto di venerdì è stato il più violento registrato in Myanmar negli ultimi 100 anni, colpendo una nazione di 51 milioni di abitanti sotto un regime militare opprimente. Solo poche ore dopo il sisma, la giunta militare ha dichiarato lo stato di emergenza in sei regioni e ha fatto appello all'assistenza internazionale. Le ONG hanno segnalato numerosi crolli e difficoltà estreme nel comunicare con il proprio personale di soccorso, a causa di linee telefoniche inaffidabili e carenze di energia elettrica in gran parte del Paese, con Yangon che riceve corrente solo per quattro ore al giorno.

Il sisma, con una magnitudo di 7,7, è stato localizzato a soli 10 chilometri di profondità. Tremori dopo l'evento principale sono stati avvertiti anche in Thailandia, Cina e Vietnam, con repliche registrate fino a magnitudo 6,4.

Un fattore aggravante: la guerra civile

La già fragile situazione in Myanmar è ulteriormente complicata dalla guerra civile in corso. Le forze del governo militare si trovano a combattere contro diversi gruppi etnici armati che controllano gran parte delle regioni settentrionali del Paese. Si stima che il governo non abbia più il controllo di oltre il 25% del territorio, lasciando più di 3 milioni di sfollati. Prima di questo recente terremoto, le Nazioni Unite avevano già previsto che 20 milioni di birmani avrebbero avuto bisogno di aiuto umanitario quest’anno.

La risposta internazionale e la solidarietà sono essenziali in questo momento critico per il Myanmar, dove la popolazione sta affrontando probabilmente una delle sfide più difficili della sua storia.