Un'immensa tristezza ha colpito il mondo della vela dopo la tragica scomparsa di due velisti, Nick Smith (65 anni) e Roy Quaden (55 anni), durante la celebre regata Sydney-Hobart, in Australia. I due marinai sono stati tragicamente colpiti dai boma delle barche, mentre le imbarcazioni, Flying Fish Arctos e Bowline, navigavano lungo la costa del Nuovo Galles del Sud.

Questa tragica notizia è stata comunicata dagli organizzatori della regata, un evento iconico che ha preso il via per la prima volta nel 1945. I tentativi di rianimazione effettuati dai membri dell'equipaggio sono stati vani. “Attualmente, i dettagli riguardanti gli incidenti sono gestiti dalla polizia acquatica. Stiamo contattando le famiglie e non possiamo rilasciare ulteriori informazioni in questo momento. I nostri pensieri vanno agli equipaggi, ai familiari e agli amici dei defunti”, ha dichiarato l'organizzazione.

Questa non è la prima volta che la regata ha vissuto una tragedia simile. Nel 1998, infatti, un devastante uragano portò alla morte di sei velisti e all'affondamento di cinque imbarcazioni, mentre 55 marinai furono salvati.

Nella presente edizione della regata, su 104 barche in partenza, sette già sono state costrette a ritirarsi. Tra queste, il favorito Comanche, che nel 2017 aveva stabilito il record della gara, completandola in sole nove ore, 15 minuti e 24 secondi.

La regata Sydney-Hobart è una delle più prestigiose al mondo, attirando ogni anno una vasta partecipazione di equipaggi provenienti da diverse nazioni. Purtroppo, questi incidenti mettono in luce i rischi e le sfide che i velisti affrontano in mare aperto. La comunità nautica è in lutto e si stringe attorno alle famiglie colpite da questo tragico evento.