Matteo Babici, un giovane triestino di soli 24 anni, è stato trovato morto in una stanza d'albergo a Bangkok, Thailandia. Le indagini preliminari suggeriscono che il decesso possa essere attribuito a un avvelenamento, poiché persone vicine al ragazzo confermano che era sano e non faceva uso di sostanze stupefacenti. Il suo corpo è attualmente sottoposto a un'autopsia per determinare le cause esatte della morte, mentre la famiglia sta richiedendo un'ulteriore analisi da parte di un medico legale di fiducia.

Il legale della famiglia, Gian Domenico Primo, ha affermato: "Il ragazzo era attivo e sportivo. Le ipotesi sono che possa aver ingerito una sostanza tossica o che ci sia stata un'alterazione finora sconosciuta del suo stato di salute. Stiamo esplorando tutte le possibilità.”

Secondo le informazioni, Matteo si era sentito male nelle ore prima della sua morte. Era in compagnia di un amico, un coetaneo triestino, che lo aveva incontrato la sera precedente. La mattina seguente, l'amico ha trovato il corpo di Matteo e ha subito contattato i soccorsi, ma per il giovane non c'era più nulla da fare.

Oltre all’amore per le arti marziali, Matteo aveva intrapreso un viaggio in Thailandia per imparare la Muay Thai, con l'intenzione di tornare a Trieste l'8 aprile. Prima della partenza, lavorava in un negozio di alimentari a Opicina, ma aveva deciso di prendersi un periodo di pausa per seguire la sua passione.

Nel frattempo, la famiglia di Matteo sta facendo pressione sull'ambasciata italiana a Bangkok per il rimpatrio della salma. La situazione è ulteriormente complicata da una serie di forti scosse di terremoto verificatesi recentemente in Thailandia, che hanno causato significativi danni in diverse aree del paese.

Il padre di Matteo è già volato a Bangkok per affrontare questa tragedia personale, trovandosi ad affrontare anche le difficoltà logistiche e i disagi causati dal terremoto. Le autorità italiane sono coinvolte nelle indagini e l’amico di Matteo sarà sentito per chiarire ulteriori dettagli su quanto accaduto prima della tragica morte del giovane.