
Giovanni Allevi: «La mia missione è dare dignità al dolore»
2025-04-04
Autore: Marco
Giovanni Allevi, il celebre pianista e compositore, si presenta con una maglietta da concerto, decorata da una scia di cuori. «Mi sono preparato così per l’intervista», spiega con un sorriso che riflette la sua passione per la musica e la vita. Allevi si prepara a lanciare il suo nuovo tour, intitolato "Musica dAll’Anima", che toccherà alcune delle location più incantevoli d'Italia: Roma, Taormina, Venezia e Firenze.
Dopo aver affrontato una diagnosi di mieloma multiplo nel 2022, e il successivo ricovero e riabilitazione, Allevi è tornato sul palcoscenico, portando la sua musica e il suo spirito vibrante anche al Festival di Sanremo 2024. Malgrado le sue condizioni di salute, ha inaugurato un tour a febbraio con concerti sold out, dimostrando che la sua passione per la musica non conosce limiti. "Riposare è qualcosa che non riesco a fare", confida Allevi, con una risata.
Il suo tour, "Musica dAll’anima", rappresenta un'opportunità per riflettere sulla vita, sul dolore e sulla speranza. Per la prima volta eseguirà il suo "Concerto MM 22" per violoncello, una creazione scritta durante il suo periodo in ospedale. "È un concerto che trasforma la parola 'mieloma' in musica, utilizzando un metodo matematico già impiegato da Bach", racconta.
Le serate saranno arricchite da ospiti di spicco, come il professor Alessandro Barbero, con cui discuterà temi di grande rilevanza culturale. "In ogni data ci sarà un tema portante: il sacro, la follia, la bellezza e l’eresia", spiega.
Giovanni riflette anche sulla sua personale esperienza di sofferenza: "Il dolore è una parte fondamentale dell'esperienza umana, ho sentito la necessità di dare dignità a questa condizione. Viviamo in una società che tende a rifuggirlo, ma è proprio lì che risiede l'autenticità della nostra esistenza".
Allevi non nasconde le sue difficoltà: "Il mal di schiena e il tremore delle mani sono i miei due principali impedimenti". Nonostante ciò, il suo amore per la musica e la connessione con il pubblico rimane inalterato. "Ogni volta che salgo sul palco e vedo il pubblico, mi sento travolto da una carica di positività".
"La mia speranza è che un giorno arrivi un referto che dica che non ho più niente", aggiunge con una nota di ottimismo. Allevi sa però che la guarigione è un concetto complesso e soggettivo: "Se in questo momento posso sorridere e dedicarmi alla musica, allora mi sento già un po' guarito".
Guardando al futuro, Giorni di concerto, ci sarà anche una grande novità: l'utilizzo di luci e video per rendere l'esperienza ancora più immersiva. "Voglio che il pubblico non solo ascolti, ma senta veramente la musica", conclude Giovanni Allevi, pronto a tornare sul palcoscenico e a toccare i cuori delle persone.