Terrificante rapina in gioielleria a Centocelle: il commando di quattro uomini in fuga con un bottino da 80mila euro
2025-01-26
Autore: Sofia
Un colpo audace che ha scosso il quartiere di Centocelle. Domenica 26 gennaio 2025, poco dopo le 18, una gioielleria situata in viale Alessandrino è stata presa d'assalto da un'organizzazione di rapinatori. Utilizzando candelotti, fumogeni e mazze di ferro, i banditi hanno creato panico tra i titolari, attaccando le vetrine blindate e trafugando beni preziosi per un totale di 80mila euro.
Il piano è stato meticolosamente studiato: dopo aver fatto esplodere un ordigno rudimentale che ha generato confusione, i tre rapinatori, vestiti di nero e con il volto coperto, sono riusciti a rompere le vetrine e a riempire un borsone con orologi, collane e bracciali. Subito dopo, i delinquenti sono fuggiti a bordo di una Fiat Panda, che era stata lasciata parcheggiata a circa 400 metri dal luogo della rapina, con il motore acceso.
Le forze dell'ordine sono rapidamente intervenute, avviando una serie di rilievi sul posto. Tra le prove raccolte figuravano una mazza di ferro e un ordigno inesploso, ora nelle mani della polizia Scientifica, che sta esaminando ogni dettaglio per ricostruire le dinamiche del crimine. Purtroppo, il sistema di videosorveglianza della gioielleria non era in funzione da diversi giorni a causa di un guasto, il che ha destato sospetti tra gli investigatori, suggerendo che i rapinatori potessero essere a conoscenza della situazione.
In aggiunta, la polizia ha iniziato ad analizzare le registrazioni video di altre attività nei dintorni. Le immagini hanno mostrato il momento dell'assalto, confermando la presenza dei tre uomini all'opera. Sottolineando che il colpo è stato ben congegnato, gli agenti hanno notato come i rapinatori siano riusciti a completare l'operazione in pochi minuti, approfittando della folla e del panico generato.
I titolari della gioielleria, presenti al momento della rapina, hanno raccontato di aver sentito un forte boato e di essersi barricati nel negozio temendo per la propria incolumità. “Era una scena da film”, hanno dichiarato, chiarendo che non avrebbero mai immaginato di trovarsi coinvolti in una situazione così violenta.
Attualmente, le indagini proseguono e si indaga sulle modalità organizzative dei rapinatori, che nei giorni precedenti al colpo avrebbero effettuato appostamenti e monitoraggi per conoscere le abitudini non solo dei titolari, ma anche dei negozi vicini. Ogni dettaglio, dalla scelta del veicolo di fuga al momento dell'assalto, sembra essere stato pianificato con cura per minimizzare i rischi di cattura. Gli investigatori ora sperano di identificare i membri del commando attraverso l'analisi delle immagini e il racconto dei testimoni. Resta alta la tensione nel quartiere, dove i residenti sono sconvolti per la violenza della rapina.