
Tensione in Serbia: studenti bloccano le sedi delle televisioni a Belgrado e Novi Sad
2025-03-11
Autore: Francesco
Nella nottata di ieri, Belgrado è stata teatro di forti tensioni a seguito della protesta di gruppi di studenti che hanno bloccato la sede della tv pubblica Rts nel centro della capitale. L'azione, iniziata poco prima della mezzanotte, è stata annunciata dagli organizzatori come un sit-in che durerà 22 ore. Secondo quanto dichiarato, le persone all'interno dell'edificio potranno uscire, ma nessuno potrà entrare.
Durante l'operazione, un reparto di polizia accorso per gestire il personale in uscita è stato aggredito, e un agente ha subito lesioni a un occhio, necessitando di essere trasportato in ospedale. Nonostante l'incidente, fino ad ora non si sono registrati ulteriori scontri significativi. In risposta alla violenza, il presidente serbo Aleksandar Vucic ha visitato l'agente ferito in ospedale, dichiarando su Instagram: "I violenti pensano di poter agire senza conseguenze. Non è così. Risponderanno per ogni atto di violenza compiuto".
Simili manifestazioni di protesta hanno avuto luogo a Novi Sad, dove anche gli studenti hanno bloccato l'ingresso alla sede della Radiotelevisione della Voivodina (Rtv) in segno di solidarietà con i colleghi di Belgrado. Le forze di polizia sul posto si sono ingrossate in risposta alla crescente tensione.
Queste azioni da parte degli studenti sembrano essere una risposta collettiva all'inasprimento della libertà di stampa e alle crescenti preoccupazioni riguardo alla corruzione e alla gestione del governo. Negli ultimi mesi, il clima politico in Serbia è stato caratterizzato da manifestazioni contro le politiche del governo, con sempre più giovani attivi nell'espressione del loro dissenso e nel rivendicare una maggiore giustizia sociale.
Si attendono sviluppi nelle prossime ore, dato che entrambe le azioni di protesta hanno attratto l'attenzione mediatica e suscitato dibattiti animati tra i cittadini serbi.