
Tecnicamente Arte: La Nuova Magistrale Rivoluzionaria che Cambierà il Futuro del Restauro
2025-04-03
Autore: Giulia
CREMONA - Storia dell’arte si fonde con la tecnologia in un'unica magistrale che promette di rivoluzionare il settore del restauro. L'innovativa programmazione del corso, intitolato 'Metodi e tecnologie per la storia dell’arte', non solo comprende la figura del restauratore, ma introduce anche competenze di fisica, biologia e chimica applicata alle arti visive. Oggi, un vero storico dell'arte non è solo un esperto di stili e movimenti, ma un professionista altamente qualificato che conosce anche i segreti delle scienze esatte e delle nuove tecnologie.
Francesco Frangi, docente presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’università di Pavia, non nasconde il suo entusiasmo: «Dal prossimo anno, il nostro dipartimento offrirà una magistrale che unirà le digital humanities alle tradizionali discipline umanistiche. Grazie all'impegno e alla coesione del dipartimento, stiamo creando un programma formativo all'avanguardia che prepara i nostri studenti a sfide sempre più complesse nel campo del restauro e della conservazione dei beni culturali».
Questa nuova strada si nutre anche della sinergia con il laboratorio Arvedi, diretto da Marco Malagodi, che si dedica alla diagnostica dei materiali. «Oggi è essenziale affiancare le discipline storico-artistiche alla diagnostica scientifica. I laboratori di analisi diventeranno una parte integrante del percorso di studi, fornendo un'educazione pratica e teorica che è fondamentale per i futuri professionisti del settore», spiega Malagodi.
Inoltre, il professor Carlo Bianchini, noto esperto di digitalizzazione, sarà un elemento chiave per l'insegnamento delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali, un aspetto che sta rapidamente diventando cruciale in un mondo dove l'arte e il digitale sono sempre più interconnessi. Questo programma ambizioso non solo mira a formare specialisti in grado di restaurare opere d'arte, ma anche a innovare il modo in cui collezioniamo, cataloghiamo e preserviamo la nostra eredità culturale.
Con l'introduzione di questa magistrale, l’Università di Pavia pone le basi per un futuro in cui la tecnologia e l'arte non solo coesisteranno, ma si intrecceranno in modi inaspettati e sorprendenti.