Targa abusiva per Acca Larentia: Cresce la tensione in vista della commemorazione
2024-12-29
Autore: Francesco
Una targa firmata 'i camerati' è comparsa per onorare Stefano Recchioni, uno dei tre militanti di destra uccisi durante la strage di Acca Larentia a Roma nel 1978. Con l'approssimarsi della commemorazione annuale del 7 gennaio, il clima nel capoluogo laziale si fa sempre più teso. Numerosi appelli sono stati lanciati al Viminale per vietare la manifestazione che, lo scorso anno, ha visto svolgersi saluti romani, eventi per i quali ben 31 militanti di Casapound potrebbero affrontare un processo.
Il Partito Democratico romano, attraverso le parole del segretario Enzo Foschi, ha immediatamente chiesto al Campidoglio di rimuovere la targa, definendola "ennesima provocazione fascista". Quest'ultima è stata affissa in una strada vicina a via Acca Larentia, un luogo emblematico poiché nel '78 ospitava una sede del Movimento Sociale Italiano, dove Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta furono uccisi a colpi di pistola. Recchioni morì invece durante gli scontri che seguirono il duplice omicidio. Foschi ha sollecitato anche il Viminale "a vietare lo scempio dei saluti romani ad Acca Larentia", riferendosi specificamente a quanto avvenuto nell'anno precedente.
L'Associazione Nazionale Partigiani Italiani (Anpi) ha rinnovato l'appello a Piantedosi, chiedendo di vietare il raduno fascista di Acca Larentia e di mettere fuori legge le organizzazioni di estrema destra. La tensione è palpabile: non solo politiche, ma anche sociali sono le reazioni sui social, dove già da giorni l'associazione Acca Larentia incita alla partecipazione alla commemorazione del 7 gennaio, pubblicando una locandina con la scritta 'Presente' e sottolineando: "Per tutti i camerati caduti. Esserci è un dovere".
Le polemiche non mancano: la commemorazione dell'anno scorso, in particolare, ha suscitato aspre critiche a causa dei saluti romani, evidenziando l'acceso dibattito che circonda la memoria della destra in Italia. Mentre la città si prepara per l'annuale evento, cresce la preoccupazione per possibili incidenti e per la gestione di raduni che richiamano un passato controverso, lasciando molti cittadini a chiedersi quale sia il confine tra commemorazione e provocazione.