In merito ai centri migranti in Albania, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato: «Abbiamo avuto una riunione con il Presidente del Consiglio, il ministro Crosetto, il ministro Piantedosi, il ministro Foti, il sottosegretario Mantovano, il sottosegretario Fazzolari, e abbiamo ribadito il nostro impegno a seguire il percorso riconosciuto anche dall'Unione Europea. Andremo avanti per contrastare i trafficanti di esseri umani e nel rispetto delle norme comunitarie. Le soluzioni innovative che stiamo proponendo sono state apprezzate e sono in fase di valutazione anche da altri Paesi europei».

Tajani ha rilasciato queste dichiarazioni a margine della sua visita in Kosovo, riempiendo il discorso di ottimismo sulla recente sentenza della Corte di Cassazione, la quale ha confermato la legittimità delle decisioni del governo in merito alla gestione del fenomeno migratorio.

Il vertice, svoltosi a Palazzo Chigi, ha avuto l'obiettivo di stabilire strategie concrete per l'attuazione del protocollo di cooperazione tra Italia e Albania, e ha visto la partecipazione di figure chiave del governo italiano. La premier Giorgia Meloni, presente alla riunione, ha sottolineato l'importanza del lavoro congiunto con altri Paesi membri dell'Unione Europea per identificare i Paesi di origine sicura, alla luce delle recenti sentenze della Corte.

Sebbene la situazione attuale rappresenti una sfida, Meloni ha evidenziato il forte consenso espresso dai partner europei durante gli incontri recenti, suggerendo che ci siano buone possibilità per implementare queste soluzioni innovative contro l'immigrazione irregolare. La discussione ha toccato anche punti critici come la necessità di maggiore coordinamento tra gli Stati membri per garantire una gestione efficace delle flussi migratori, e il rafforzamento delle operazioni contro il traffico di esseri umani.

Dopo il vertice, il governo italiano ha mostrato una chiara intenzione di continuare su questa strada, promettendo ulteriori sviluppi nei prossimi mesi mentre ci si prepara ad affrontare la crescente pressione migratoria.