Mondo

Svezia e Norvegia ripensano alla moneta contante: perché il ritorno al cash è urgente

2025-03-20

Autore: Matteo

In un epoca in cui le utopie tecnologiche sembrano prevalere sulle pratiche tradizionali, Svezia e Norvegia stanno compiendo un repentino passo indietro. L'idealismo dei pagamenti elettronici, che per anni ha dominato le transazioni quotidiane, si scontra bruscamente con una realtà complessa e instabile. Con conflitti in corso e incertezze geopolitiche che minacciano la sicurezza dei cittadini, le autorità svedesi hanno avviato una campagna per rivalutare l'uso della moneta contante, suggerendo che tornare ai pagamenti in contante possa rivelarsi un'importante misura di sicurezza nazionale.

Attualmente, solo il 10% delle transazioni avviene in contante e, secondo la Riksbank, Svezia e Norvegia hanno il minor volume di contante in circolazione, in rapporto al PIL, a livello globale. Questo dato allarmante ha spinto le autorità a riconsiderare l'importanza del contante, in un contesto in cui una crisi potrebbe rendere inaccessibili i pagamenti digitali. Non è una mera coincidenza che a novembre, il ministro della Difesa svedese abbia spedito opuscoli a tutti i cittadini invitandoli a prepararsi a potenziali crisi, suggerendo di custodire contante per una settimana di spese quotidiane.

Le preoccupazioni non sono infondate: attacchi informatici sempre più frequenti potrebbero paralizzare l'infrastruttura dei pagamenti. Un’incertezza che non riguarda solo la Scandinavia, ma si estende a tutta l'Unione Europea, Italia compresa. In questo scenario, il presidente italiano Giorgia Meloni ha espresso chiaramente che l'adozione di un euro digitale non deve sostituire il contante, ma convivere con esso.

Infatti, un recente rapporto della banca centrale svedese ha sottolineato l'importanza di garantire l'accesso ai pagamenti in contante anche in situazioni critiche. Il documento chiarisce che, sebbene l'efficienza sia stata per anni la priorità, la sicurezza e l'accessibilità dei servizi di pagamento sono ora fondamentali. Inoltre, il crescente numero di persone escluse dai sistemi finanziari sarà un tema centrale, poiché la quasi totale eliminazione del contante ha reso difficile l'accesso ai servizi essenziali per le categorie più vulnerabili della popolazione come anziani, rifugiati e chi vive in povertà.

A dicembre, il governo svedese ha iniziato a prendere in considerazione politiche per obbligare i commercianti ad accettare pagamenti in contante, allineandosi a iniziative simili già attuate in Norvegia. In quest’ultimo paese, una nuova legislazione punisce i negozi che rifiutano i pagamenti in contante, evidenziando un'inversione di tendenza rispetto alle politiche precedenti che sembravano consacrare un'era cashless. La verità è che, nella continua evoluzione della società moderna, può essere saggio riscoprire il valore della moneta fisica, una risorsa che potrebbe rivelarsi cruciale nei momenti di crisi.