Studenti in Piazza: Protests Against Government Policies Reignite Tensions
2024-11-15
Autore: Luca
Oltre duecento studenti e studentesse liceali hanno marciato oggi in piazza XVIII dicembre, esprimendo la loro opposizione al governo attraverso lo slogan: «Contro il governo della guerra, dei tagli e delle riforme all’Università». Il corteo, partito poco dopo le 10, ha visto un breve scontro con la polizia di fronte alla prefettura, ma i momenti di tensione si sono rapidamente placati.
Durante la manifestazione, giovani attivisti hanno evocato simboli storici, come il gesto delle tre dita, richiamando i cortei degli anni Settanta e i movimenti dell'Autonomia Operaia. La protesta ha assunto un forte connotato politico, con un focus particolare sul conflitto israelo-palestinese. Due giorni dopo l’occupazione della sede della Leonardo da parte dei collettivi studenteschi, il messaggio è chiaro: «Siamo tutti antisionisti, Intifada per la strada», e nel corteo sventolano orgogliosamente le bandiere palestinesi.
Tra gli slogan esposti, trovano spazio frasi come «Da Roma a Torino Israele assassino» e «Palestina libera dal fiume fino al mare». Alcuni manifestanti portano una copia della Costituzione, simbolo della battaglia per i diritti e la giustizia sociale. Altri temi affrontati includono il caro vita che affligge gli studenti e l'introduzione del nuovo percorso da 60 cfu per accedere all'insegnamento superiore, considerato un ulteriore ostacolo per chi sogna di entrare nel mondo della scuola.
Durante la manifestazione, il monumento a Vittorio Emanuele II è stato imbrattato con la scritta «Free Palestine». I manifestanti hanno rivolto slogan contro Confindustria e la riforma Valditara, avvertendo che questa aumenterà le difficoltà per gli studenti: «Le ore di alternanza scuola-lavoro sono aumentate nei tecnici e professionali», affermano al megafono, evidenziando l'assenza di sicurezze e tutele durante il loro percorso di formazione.
In un gesto simbolico di protesta, un fantoccio raffigurante il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è stato messo in fiamme di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale, mentre la foto della premier Giorgia Meloni è stata imbrattata con vernice rossa. La protesta non si ferma qui: anche alcuni mezzi pubblici e le fermate hanno trovato il loro sfogo, con scritte oscene contro il sistema bancario e le multinazionali.
Questo corteo non è un caso isolato: l'intensificarsi delle manifestazioni studentesche in tutta Italia sta segnando l'inizio di una nuova era di attivismo giovanile, pronto a combattere contro le ingiustizie percepite e a rivendicare un'istruzione più equa e accessibile. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.