Finanze

Stellantis gioca la sua carta per convincere Trump sui dazi: ‘Utilizziamo componenti Made in USA, colpite le auto europee e asiatiche’

2025-03-21

Autore: Francesco

Il gruppo italo-francese Stellantis sta affrontando sfide significative a causa delle tariffe imposte dalla amministrazione Trump contro Canada e Messico. Doug Ostermann, CFO di Stellantis, ha recentemente dichiarato che l’azienda sta cercando di supportare l’amministrazione americana per raggiungere i suoi obiettivi, rendendosi molto chiara la sua posizione: ‘Non colpite noi ma le auto tedesche e giapponesi’.

Dopo le difficoltà incontrate da Carlos Tavares, dimessosi come amministratore delegato a causa del calo delle vendite negli Stati Uniti, Stellantis ha rimodellato le sue strategie per riacquistare terreno nel mercato americano. Ha già riaperto lo stabilimento di Belvidere, in Illinois, e aumentato la produzione a Detroit e Indiana, mentre lavora con politici repubblicani per modificare le normative sulle emissioni.

Stellantis continua a produrre la maggior parte dei suoi veicoli in Canada e Messico, i primi paesi ad essere colpiti dai dazi di Trump. Ostermann è fiducioso: 'Ci adatteremo' – ha affermato, mentre il gruppo automobile cerca di evitare i dazi su veicoli assemblati in queste nazioni facendo leva sui componenti prodotti negli Stati Uniti.

Stellantis punta a far sì che l’amministrazione Trump si concentri su auto importate con scarso contenuto statunitense, provenienti da paesi come Corea, Giappone e Germania. 'Ci sono circa quattro milioni di veicoli a contenuto statunitense minimo o nullo,' ha evidenziato Ostermann, ‘Se gli Stati Uniti vogliono supportare l’industria manifatturiera, devono considerare anche questi aspetti.'

In parallelo, Stellantis si sta preparando per una transizione verso l’elettrico. In Nord America, i veicoli elettrici costituiscono solo l’8% del mercato, mentre in Europa si avvicina al 20%. Ostermann ha mostrato apprezzamento per la flessibilità proposta dalla Commissione Europea riguardo alle sanzioni sulle emissioni, che potrebbero permettere a Stellantis di evitare multe in futuro.

Per rimanere competitiva in Europa, Stellantis si è alleata con Tesla, acquisendo crediti di carbonio, e ha avviato una joint venture con la cinese Leapmotor, focalizzata esclusivamente sulle auto elettriche. Ostermann prevede vendite significative per Leapmotor in Europa nel 2025, il che ulteriormente aiuterà Stellantis in termini di crediti di emissione.

Il 2024 è stato un anno difficile per Stellantis, con ricavi diminuiti del 17% e utile netto sceso del 70%. Tuttavia, Ostermann è ottimista per il 2025, grazie a nuovi modelli come la Fiat Grande Panda, Citroen C3 Aircross e Opel Frontera. Inoltre, un nuovo CEO sarà nominato entro giugno, con l’obiettivo di ristrutturare il management della società per prendere decisioni più rapidamente e con maggiore agilità.

In questo frangente, Stellantis si trova in una posizione cruciale, dove le scelte strategiche non solo influenzeranno la sua competitività, ma potrebbero anche determinare il futuro dell'industria automobilistica nella regione.