SPILLO/ Gli allarmi inquietanti sulla salute mentale in Occidente
2024-12-24
Autore: Francesco
Introduzione
Negli ultimi giorni, un articolo del Financial Times ha sollevato attenzione sulla salute mentale in Occidente, citando Trieste come un esempio di eccellenza nella cura di queste problematiche. Qualche dubbio sorge sul fatto che questa storica città, un tempo porto dell'Impero austroungarico, possa essere definita una "small city", ma da Londra potrebbe apparire così. Sarebbe interessante condurre un sondaggio tra i triestini per capire se si percepiscono come i più "mentalmente sani" del Paese o del mondo intero.
Il contributo di Franco Basaglia
Oltre a questo, va considerato il rilancio del fondamentale contributo di Franco Basaglia alla psichiatria a Trieste negli anni '70. La sua esperienza ha segnato una svolta significativa nel trattamento delle patologie mentali, aprendo la strada a un approccio più umano e meno stigmatizzante. Inoltre, è importante notare che Trieste è stata anche la culla di una delle prime scuole freudiane grazie a Edoardo Weiss, che ha avuto tra i suoi pazienti autori di fama come Umberto Saba e Italo Svevo.
Perché l'interesse del Financial Times?
Ma perché il Financial Times pone così tanta enfasi sulla salute mentale adesso? L'agenzia di stampa ha pubblicato altri due articoli che trattano il tema della salute mentale, lanciando un avvertimento sulla crisi psichica sul luogo di lavoro. È ormai evidente che il Covid-19 ha avuto effetti a lungo termine non solo sulla salute fisica ma anche su quella mentale di milioni di persone. Oggi i luoghi di lavoro rappresentano epicentri di questa crisi, segnalando la necessità di interventi mirati e di un approccio che consideri il benessere psicologico dei dipendenti.
Il movimento dei volontari per la salute mentale
Inoltre, il Financial Times ha evidenziato il “movimento dei volontari per la salute mentale”, in crescita soprattutto negli Stati Uniti. Questo approccio community-based si sta rivelando efficace, generando risultati positivi senza necessità di trattamenti clinici costosi.
Inquietudini e riflessioni
C'è però una certa inquietudine nel tono con cui queste tematiche sono affrontate: ci si chiede se, vivendo in un mondo che in effetti sembra impazzito, la percezione della salute mentale possa essere distorta. Un mondo dove larghe fette della popolazione votano per leader considerati divisivi può sembrare segnale di problemi psicologici collettivi. Tuttavia, sarebbe utile interrogarsi se non sia l'infelicità di governanti precedenti, piuttosto che una collettività pazza, a provocare tali scelte.
Conclusione
In definitiva, il Financial Times, come rappresentante di una certa élite occidentale, sente la necessità di lanciare allarmi riguardo a un "mondo malato" che ha bisogno di cure. Eppure, è importante ricordare che la vera rivoluzione proposta da Basaglia era quella di considerare i "matti" come individui con dignità, sullo stesso piano dei "sani".
Riflessioni sul Medio Oriente
Nel frattempo, un'altra importante riflessione è emersa dalla discussione attuale sul Medio Oriente e su come il 2024 potrebbe portare a trasformazioni storiche. La narrazione di questi eventi è fondamentale: possiamo considerarla come uno spunto per capire se la salute mentale di una società si misura non solo nei suoi problemi interni, ma anche nella sua stabilità e nelle sue relazioni internazionali? Rimanere informati e consapevoli è essenziale, soprattutto in un momento in cui la salute mentale sta diventando un tema prioritario per il futuro delle società contemporanee.