Siri ci ascolta? Apple paga 95 milioni di dollari per chiudere la polemica
2025-01-03
Autore: Maria
La questione sulla privacy dell'assistente vocale di Apple, Siri, continua a suscitare dibattito. Un importante accordo di risarcimento da 95 milioni di dollari è stato raggiunto in seguito a una class action intentata cinque anni fa. La causa accusava Apple di utilizzare il suo assistente vocale in modo inquietante, registrando le conversazioni private degli utenti senza consenso e, possibilmente, condividendo queste informazioni con terze parti.
Siri è stato spesso al centro di polemiche riguardanti la sua attivazione accidentale e le possibili violazioni della privacy. Secondo i documenti legali, le conversazioni potrebbero essere state catturate quando l'assistente veniva attivato involontariamente, portando a una violazione della privacy degli utenti di iPhone, iPad e altri dispositivi Apple.
In un comunicato, Apple ha ribadito di non aver mai riconosciuto alcuna colpa e di continuare a negare qualsiasi illecito. Tuttavia, per chiudere questa controversia, l'azienda si è vista costretta a questo significativo dispendio economico che dovrà ora essere approvato da un giudice.
Questo caso non è unico nel panorama tech: nel 2023, anche Amazon ha affrontato simili accuse, pagando oltre 30 milioni di dollari per risolvere un contenzioso legato alla privacy relativo ai suoi prodotti, tra cui le telecamere Ring Doorbell e Alexa.
Nel contesto attuale, in cui le tecnologie di assistenza vocale sono sempre più diffuse, resta da vedere se questa azione da parte di Apple porterà a un cambiamento nelle politiche di privacy o se gli utenti continueranno a vivere nell'incertezza riguardo al trattamento delle loro informazioni personali.