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Sinner, la fragilità di un campione: "È stata dura, ma sono qui"

2025-04-05

Autore: Giulia

Mentre i suoi colleghi azzurri si preparano per il Masters 1000 di Montecarlo, Jannik Sinner ha ancora un mese prima di tornare in campo e ha tempo per riflettere sulla sua recente esperienza. In un'intervista a Sky, il giovane altoatesino ha parlato delle sue emozioni dopo la sospensione concordata con la Wada per il caso Clostebol, ammettendo: "Ero molto fragile dopo quello che è successo. Le reazioni dentro di me sono state inattese, e dirvi il contrario sarebbe una bugia".

Sinner ha messo al primo posto l'uomo prima dell'atleta, dichiarando: "Quando è arrivata la squalifica a Doha, mi sono sentito vulnerabile. Ma le persone a me care mi hanno sostenuto e aiutato a comprendere che il tennis non è la cosa più importante". Riguardo alla sua estraneità al doping, ha affermato di avere "non c'è il minimo dubbio sulla verità"; questa certezza lo ha accompagnato nei momenti più difficili.

Nel racconto del patteggiamento con la Wada, Sinner ha spiegato che è stato veloce, anche se non del tutto a suo piacere: "Occorre scegliere il male minore, nonostante sia ingiusto quello che sto passando. Poteva andare molto peggio". I mesi lontani dai campi di gioco gli hanno offerto un'opportunità di crescita; "Ci ho messo un po' a ritrovarmi, ma ora non vedo l'ora di tornare".

Nei giorni scorsi, Sinner ha seguito poco il tennis: "Ho visto veramente poco. Non sto controllando praticamente niente, tranne qualche partita che mi interessa". Con il cambio di superficie, il prossimo obiettivo è Montecarlo, dove Carlos Alcaraz è visto come favorito, insieme a Sasha Zverev.

In attesa del torneo di Roma all'inizio di maggio, Sinner si prepara per l'accoglienza dei tifosi italiani: "Non manca molto, giorno dopo giorno speriamo di prepararci bene e ci vediamo a Roma". La presenza a Roma non sarà solo quella di Sinner, ma anche di una forte rappresentativa italiana. Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini guidano la pattuglia, ma emergono anche giovani talenti come Luciano Darderi, che ha raggiunto la finale dell'ATP 250 di Marrakech dopo aver battuto lo spagnolo Roberto Carballes Baena. Sarà in finale contro il vincitore tra Tallon Griekspoor e Kamil Majchrzak.

Flavio Cobolli, qualificatosi per la finale a Bucarest, ha sconfitto il bosniaco Damir Dzumhur e sfiderà in finale l'argentino Sebastian Baez, numero 36 del mondo. La schiera di tennisti italiani sta quindi dimostrando di avere un futuro promettente, e l'attesa per il ritorno di Sinner è palpabile.