La solidità di Jannik Sinner conquista il suo 15° successo consecutivo!

In un debutto stagionale che ha lasciato molte domande, senza tornei di preparazione, Jannik Sinner si è presentato agli Australian Open come campione in carica dimostrando una prestazione tipicamente solida. In 2 ore e 40 minuti, Sinner ha annichilito il cileno Nicolas Jarry con un punteggio finale di 7-6, 7-6, 6-1 nel primo turno del torneo.

Nicolas Jarry, nipote dell’ex tennista cileno Fillol, ha dato prova di un servizio potente e di un tennis moderno, ma Sinner ha gestito il match senza esitazioni, specialmente nei momenti cruciali. Con 23 tie-break vinti su 26, il numero uno del mondo si è dimostrato un maestro nel mantenere la calma e il controllo anche nei momenti più intensi del gioco. La sua ultima sconfitta risale all'ottobre del 2024 contro Carlos Alcaraz in una battaglia tesa a Pechino, lasciando Sinner in una forma impressionante.

Nella splendida cornice di un lunedì soleggiato, dopo essere stato costretto ad allenarsi nella struttura coperta a causa della pioggia, Sinner si è rivelato una roccia imperturbabile, riuscendo a dimostrare superiorità soprattutto nel terzo set, dove ha accelerato e concluso il match con sicurezza.

Il campione azzurro affronterà ora l'australiano Tristan Schoolkate, classe 2001 e numero 173 del ranking, nel secondo turno. Questa potrebbe rivelarsi un'opportunità per Sinner di continuare a costruire slancio verso le fasi successive del torneo.

Sinner ha dichiarato: “È stato un buon inizio in un’atmosfera straordinaria. I primi due set avrebbero potuto andare diversamente, ma sono riuscito a gestire i momenti critici. Ho respirato facilmente dopo il break nel terzo set. Jarry ha dimostrato di avere un potenziale enorme, ma so di poter fare di meglio.”

Nel frattempo, la giornata di gare ha riservato una sorpresa: il giovane americano Alex Mickelsen ha eliminato Stefanos Tsitsipas, ex top ten, mostrando quanto sia competitivo il tennis moderno. Questo apre la strada a nuovi talenti e dimostra quanto possa essere spietato questo sport: ogni calo di prestazione può costare caro, specialmente in un torneo di alto calibro come gli Australian Open.