Nazionale

Shock nei Musei: Rimozione dei Direttori e la Telefonata del Ministro

2024-11-03

Autore: Maria

Il mondo dei musei italiani è stato scosso da una decisione inattesa da parte del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che non ha rinnovato i contratti di quattro direttori noti, compresa Maria Luisa Pacelli, direttrice della Pinacoteca nazionale di Bologna. "Sono sotto shock”, ha dichiarato Pacelli, esprimendo incredulità per la notizia e rivelando quanto fosse dedicata al suo ruolo: "Ho tirato su un museo da un punto morto, affrontando la scarsità di personale e portando avanti progetti significativi nonostante le difficoltà".

Il non rinnovo coinvolge anche Stéphane Verger del Museo Nazionale Romano, Mario Epifani del Palazzo Reale di Napoli e Annamaria Mauro del Museo Nazionale di Matera, tutti in carica dal 2020, un periodo segnato dalla precedente ministra Dario Franceschini. La Pacelli ha raccontato di aver avuto contatti con Massimo Osanna, direttore generale dei musei, il quale ha espresso rammarico, ma ha confermato che non c'era nulla da fare.

La Pinacoteca, recentemente accorpata ad altri siti per costituire i Musei Nazionali di Bologna, si trova ora in un momento di incertezza. Pacelli ha gestito il passaggio, affrontando persino alluvioni e problemi di apertura durante il suo mandato. "Adesso, con la mia partenza, temo che la gestione rallenti e che i progetti del PNRR non possano proseguire senza un nuovo direttore".

Call il ministro, Pacelli ha appreso che il provvedimento è stato motivato da ragioni tecnico-giuridiche, non da una scelta individuale. Giuli ha sottolineato di ritenere Pacelli una "riserva della Repubblica delle arti" e ha promesso di rappresentare pubblicamente il suo operato.

"Il mancato rinnovo è legato a questioni tecniche, alla riorganizzazione ministeriale, non a una mancanza di fiducia nel mio lavoro", ha spiegato Pacelli, evidenziando la difficoltà della situazione e la tempistica della comunicazione, che ha reso impossibile un adeguato passaggio di consegne.

Nonostante il dolore per la chiusura del suo mandato, Pacelli ha concluso il suo sfogo con una nota di ottimismo: "È stato un onore dirigere un'istituzione così importante per la cultura del nostro paese e nonostante le avversità, il mio contributo rimarrà una parte significativa della mia carriera". Questo evento non solo segna una transizione importante per i musei italiani, ma potrebbe anche essere l'inizio di una nuova era di riforme nella gestione e direzione culturale del paese. I prossimi giorni saranno cruciali per capire quali direttori emergeranno in seguito a questo cambiamento storico.