La notte di Capodanno a Milano si è trasformata in un incubo per sette donne che hanno denunciato abusi sessuali in piazza Duomo. Tra le prime denunciatrici c'è Laura Barbier, una studentessa ventenne, che ha confermato la sua presenza in alcuni video che documentano l’evento. Le autorità stanno ora intensificando l'inchiesta guidata dalla pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunta Letizia Mannella.

Laura ha descritto un gruppo di 30/40 uomini, definiti come nordafricani, mediorientali e asiatici, identificabili in alcune riprese di sicurezza in cui lei è stata vittima. I video mostrano la giovane bloccata nella folla mentre i fuochi artificiali illuminano il cielo milanese, creando un’atmosfera festiva che si è subito trasformata in terrore. La ragazza ha dichiarato di aver reagito dando calci e schiaffi durante i circa 30-40 secondi di aggressione e ha chiesto aiuto alla polizia, che purtroppo arrivò solo dopo che l'incubo era già accaduto.

Oltre a Laura, altre sei donne hanno presentato denuncia. Tra queste, un’avvocata della cinquantina che ha vissuto un'esperienza traumatica simile, e altre due donne, una sudamericana e un’emiliana, che saranno ascoltate nei prossimi giorni. Gli investigatori hanno già iniziato a raccogliere prove e testimonianze per identificare i responsabili.

Il fenomeno degli abusi in gruppo, noto in alcuni luoghi del Medio Oriente come "Taharrush gamea", sta ora sollevando un dibattito sulla sicurezza e la protezione delle donne nelle grandi manifestazioni pubbliche. Le autorità milanesi sono sotto pressione per garantire una maggiore sorveglianza e protezione durante eventi affollati. La città sta mobilitando risorse straordinarie per affrontare questa crisi di sicurezza, mentre la società chiede giustizia per le vittime.