Un importante colpo di scena ha scosso la Chiesa anglicana con le dimissioni di Justin Welby, l'arcivescovo di Canterbury, che ha rivelato di aver protetto un amico colpevole di abusi sessuali.

Welby, la massima autorità della Chiesa dopo il monarca britannico, ha dichiarato di essere rimasto all'oscuro delle violenze perpetrate da John Smyth, un avvocato legato ai campi giovanili. Smyth era accusato di gravi abusi su minori durante gli anni '80 e '90 e la sua condotta è emersa in un'inchiesta scioccante che ha messo in luce il fallimento della Chiesa nel proteggere le vittime.

"Provo un profondo senso di vergogna", ha dichiarato Welby, aggiungendo che le sue azioni avevano involontariamente permesso che tali crimini continuassero. Questa situazione ha sollevato fattori cruciali riguardo alla trasparenza e alla responsabilità all'interno della Chiesa anglicana.

Expert opinions highlight the urgent need for reforms. Many are calling for a thorough examination of Church practices and accountability structures to prevent such abuses from happening again. La comunità anglicana e le vittime stanno ora chiedendo una maggiore protezione e un riconoscimento delle ingiustizie subite nel corso degli anni.

Le dimissioni di Welby potrebbero segnare l'inizio di una nuova era per la Chiesa anglicana, in cui la lotta contro gli abusi sessuali diventa una priorità assoluta. Come reagirà la Chiesa a questo scandalo? Sarà in grado di riconquistare la fiducia della sua comunità?