Scandalo in Germania: l'attentatore di Magdeburgo segnalato 110 volte alle autorità, solo una multa per minacce
2025-01-16
Autore: Chiara
Shock e incredulità nel cuore della Germania dopo il tragico episodio del mercatino di Natale di Magdeburgo del 20 dicembre. L’attentatore, un cittadino saudita di nome Taleb Al Abdulmohsen, ha lanciato la sua auto contro la folla, uccidendo cinque persone e ferendone circa 200. La cosa ancora più inquietante? Questa persona era già stata segnalata ben 110 volte dalle autorità. Questo numero spaventoso è emerso da una cronologia della commissione Interni del Bundestag, che rivela come la polizia e i servizi di intelligence avessero già avuto a che fare con lui più di una volta.
Il primo avviso risale al 2013, quando il richiedente asilo, allora in Germania da sette anni, minacciò di lanciare un attacco che avrebbe attirato “l’attenzione internazionale”, paragonando i suoi piani all'attentato alla maratona di Boston. In quella occasione, il tribunale di Rostock gli inflisse solo una multa. Nonostante ciò, le minacce non si sono mai fermate e, anzi, nel tempo sono aumentate di gravità. Un anno dopo, un'altra minaccia lo portò a ricevere un ammonimento legale noto come Gefährderansprache, che serve a richiamare all'ordine i potenziali sospetti.
Nel 2014, il suo paese d'origine, l'Arabia Saudita, allertò le autorità tedesche riguardo alle sue minacce. Da quel momento, le segnalazioni continuano a moltiplicarsi, ma le conseguenze legali furono sempre minime. Nel 2015, dopo aver annunciato l'intenzione di armarsi e sparare a due giudici, la polizia archiviò nuovamente il caso, ritenendo che non ci fosse un ragionevole sospetto.
Significativamente, nel 2016 la sua richiesta di asilo fu accettata. Tuttavia, questo non ha arrestato la spirale di violenza. Sono emersi nuovi reati, tra cui molestie e traffico di esseri umani. Nel fare i conti con la sua storia criminale, nel 2022 anche le autorità britanniche furono avvertite riguardo a questo soggetto pericoloso. Il culmine di questa lunga serie di allerta è arrivato nel 2023, quando l'Arabia Saudita chiese una red notice per la sua estradizione, che però non si è concretizzata a causa del suo status di rifugiato.
Questa vicenda ha aperto un acceso dibattito in Germania su come gestire al meglio la sicurezza interna e la sorveglianza di individui considerati potenzialmente pericolosi. Sarà necessario un ripensamento delle attuali politiche di sicurezza e un miglior coordinamento tra le varie agenzie per garantire la protezione dei cittadini da minacce del genere in futuro.