Sblocca la crisi del settore: Tetti di spesa per Case di cura e accreditati
2024-12-20
Autore: Luca
Un Natale più sereno attende pazienti e personale sanitario: finalmente si sblocca la crisi che ha attanagliato le Case di cura accreditate con il Servizio sanitario regionale. Dopo mesi di tensione e incertezze, la soluzione è arrivata a seguito di fruttuosi incontri tra la direzione Salute di Palazzo Santa Lucia e le varie Associazioni di categoria, tra cui Aiop, Confindustria Sanità e Acop. L’emergenza si era aggravata dopo il recente esaurimento del budget assegnato per il 2024, ma ora la situazione sembra prendere una svolta positiva.
Il nuovo accordo prevede l’assegnazione di circa 15 milioni di euro per il 2023 che serviranno a coprire gli sforamenti del tetto di spesa, consentendo così la continuità dei servizi e la stabilità per molte Case di cura. Queste risorse provengono dalle economie residue legate ai fondi stanziati per fronteggiare l’emergenza Covid, destinate ora al recupero delle liste di attesa senza influenzare la specialistica ambulatoriale.
La ripartizione dei fondi prosegue anche per il 2024, con 7,8 milioni di euro disponibili, di cui 4,8 milioni destinati agli ospedali per acuti e 4 milioni alle strutture riabilitative post ictus e neurochirurgia. Tali allocazioni potrebbero ridurre sensibilmente i contenziosi e le tensioni nel settore, favorendo la risoluzione della lunga crisi che ha costretto molti operatori in cassa integrazione.
Questo accordo, oltre a garantire la continuità dell'assistenza, prevede anche la necessità di riconsiderare la distribuzione di risorse per il futuro. La Regione Campania si è impegnata infatti a rispettare criteri di distribuzione equi per le diverse tipologie di strutture sanitarie, garantendo che le case di cura vengano valutate in base alla loro reale capacità produttiva. Un passo cruciale per evitare che nuove crisi possano ripetersi in futuro.
Dunque, le Case di cura e il personale possono tirare un sospiro di sollievo. La strada sembra finalmente tracciata verso un sistema sanitario più sostenibile e adeguato alle necessità della popolazione, dimostrando che un dialogo costruttivo può davvero sbloccare situazioni di crisi apparentemente insormontabili. In un momento in cui la salute e l'assistenza devono tornare al centro dell'attenzione, questa potrebbe essere solo la prima di molte buone notizie per il settore.