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Sanzioni Usa contro la Cpi e la richiesta di Hamas a Trump: «60 giorni di tregua per metà ostaggi»

2025-09-22

Autore: Francesco

Tensioni internazionali: le conseguenze della Corte penale internazionale

Gli Stati Uniti sono pronti a scatenare sanzioni contro l'intera Corte penale internazionale (Cpi) in risposta alle indagini sui presunti crimini di guerra commessi da Israele. Secondo fonti di Reuters, il governo americano potrebbe annunciare queste misure già nel corso della settimana, un passo che segnerebbe un netto cambiamento rispetto alle restrizioni precedentemente applicate a singoli procuratori e giudici. A fronte di questa situazione, la Cpi ha già avviato incontri straordinari per affrontare le possibili conseguenze delle sanzioni. Se attuate, queste misure potrebbero paralizzare le operazioni quotidiane dell’istituzione con sede all'Aia, intensificando ulteriormente le tensioni tra Washington e la giurisdizione internazionale.

La reazione di Washington e le sue posizioni fermate

Un portavoce del Dipartimento di Stato ha sottolineato come la Cpi stia esprimendo una "giurisdizione presunta" su americani e israeliani, affermando che gli Stati Uniti non riconosceranno tale autorità. La posizione di Washington è chiara: proteggere i propri militari e interessi nazionali, chiedendo alla Corte di attuare riforme strutturali significative per evitare ulteriori attriti.

Israele e la Global Sumud Flotilla: avvertimenti e risposte

Il Ministero degli Esteri israeliano ha bollato la flottiglia diretta a Gaza come un'iniziativa di Hamas, avvertendo che non verrà permesso l'ingresso di navi in una "zona di combattimento attiva". Gli organizzatori, secondo Israele, dovrebbero dirigersi al porto di Ashkelon per garantire un trasferimento pacifico degli aiuti umanitari a Gaza, evitando così qualsiasi escalation del conflitto.

Hamas invia una lettera a Trump: la richiesta di tregua

Hamas ha recentemente contattato Donald Trump, chiedendo una pausa umanitaria di 60 giorni in cambio del rilascio immediato di metà degli ostaggi. Questa notizia, riportata da Fox News, potrebbe rappresentare una svolta nei negoziati tra Washington e la milizia palestinese. Inoltre, Hamas ha rilasciato un video che mostra il rapito Alon Ohel, esprimendo la propria frustrazione per la situazione attuale e attribuendo la responsabilità alla leadership israeliana.

Riprendere le trattative: la speranza di Hamas

Secondo fonti, la lettera dovrebbe essere consegnata a Trump questa settimana e Hamas spera che possa favorire la fine dell'offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza e riportare in vita i colloqui di pace, interrotti dopo gli attacchi dell'Idf a Doha in Qatar all'inizio di settembre. La tensione cresce, e il mondo osserva con attenzione gli sviluppi di queste complesse interazioni diplomatiche.