Nazionale

Santanchè sotto processo: Meloni in attesa mentre Fratelli d'Italia trema

2025-01-17

Autore: Marco

Silenzio assordante. Non ci sono reazioni ufficiali da parte di Fratelli d'Italia riguardo la situazione di Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio. La ministra del Turismo si trova ora su un filo sottile, con il suo futuro nel governo che dipende da una decisione di Giorgia Meloni, la vera 'giudice suprema' in questa intricata questione legale. Le dimissioni, ora, non possono essere escluse, nonostante la premier stia ancora valutando la situazione.

La questione si complica ulteriormente con l'accusa di truffa ai danni dello Stato che potrebbe affrontare Santanchè a marzo, una situazione che, se confermata, porterebbe a inevitabili ripercussioni politiche.

È stata una giornata turbolenta per il governo, con i telefoni che squillano incessantemente e le opposizioni che attaccano: Conte e Schlein uniscono le forze per chiedere a gran voce "dimissioni immediate". Ritornando a difendere la collega, gli alleati del centrodestra come Salvini, Tajani e Lupi si appellano al garantismo e cercano di guadagnare tempo.

Chi è Daniela Santanchè? Una figura controversa della politica italiana, con una carriera che spazia dal mondo dell'informazione a quello della politica, è nota per le sue posizioni forti e per il suo carisma. Laureata in Scienze Politiche, ha ricoperto ruoli ministeriali significativi, ma ora si trova al centro di un imponente scandalo.

In Fratelli d'Italia, però, regna un silenzio assordante, con pochi esponenti che si scostano dalla linea concordata con Meloni riguardo a una difesa ufficiale. Galeazzo Bignami, portavoce del partito, ha dichiarato che la questione dei bilanci aziendali è complessa e difficile da valutare in termini politici. Ma dietro le quinte, il caso potrebbe crescere e diventare un vero e proprio "Santa-gate". Inoltre, si vocifera di un contatto tra Meloni e Santanchè per discutere del futuro della ministra, mentre il governo aspetta le motivazioni del rinvio a giudizio.

Fino a ieri, Santanchè mostrava un'apparente tranquillità nel confrontarsi con i media, ma ora le sue certezze vacillano. Anche la solidarietà di amici intimi come Ignazio La Russa è avvenuta in modo molto riservato.

La strategia di Meloni, per ora, è di non chiedere dimissioni immediate. Tuttavia, l'eco delle richieste cresce e la premier si trova a dover prendere decisioni cruciali. Il rischio di una reazione a catena in seguito all'eventuale processo di Santanchè è concreto, e ciò rappresenta una minaccia per la stabilità del governo, specialmente in un anno che coincide con eventi significativi come il Giubileo. Meloni sa bene che un'azione o una decisione affrettata potrebbero esporre la maggioranza al rischio di sgretolarsi.

La tensione nel governo aumenta e ogni passo è calcolato. Meloni continua a riflettere su come procedere, tenendo a mente le possibili ripercussioni e l'importanza di mantenere il governo stabile in tempi turbolenti.