Salute

Sanità in Crisi a Trapani: 30 Pazienti Scoprono il Cancro Solo in Ritardo!

2025-03-13

Autore: Giulia

Un grave episodio di inefficienza sanitaria colpisce Trapani, dove ben trenta pazienti hanno ricevuto una diagnosi di cancro con notevole ritardo. I risultati dell’analisi istologica, effettuati dal Policlinico di Palermo, hanno portato alla luce queste diagnosi tardive, che avrebbero dovuto essere comunicate già nel 2024. La situazione è preoccupante e solleva interrogativi sul sistema sanitario regionale.

La grave indagine è iniziata quando l'ASP di Trapani ha scoperto un numero significativo di esami rimasti senza risposta. Solo a luglio 2024, gli uffici regionali sono stati informati della grave situazione, ed è stato avviato un processo di recupero che, purtroppo, sta avvenendo in fretta ma con ritmi estenuanti.

Con 1.908 campioni del 2025 ancora da elaborare, i rischi per la salute dei pazienti aumentano esponenzialmente. Gli ispettori regionali stanno ancora indagando, con il Presidente della Regione Renato Schifani intenzionato a chiarire le responsabilità. Schifani ha sottolineato che non vi sarà spazio per mancanze e che ciascuno dovrà rispondere delle proprie azioni: "Non possiamo permettere né negligenze né carenze amministrative. Su vicende come queste tutti dovranno assumersi le loro responsabilità."

Politici locali si sono espressi con forte indignazione. Il vice presidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè, ha dichiarato la sua solidarietà verso i malati: "La priorità resta garantire risposte tempestive a chi attende; finché non verranno chiarite le responsabilità, sarò sempre al fianco di chi soffre". Anche Davide Faraone di Italia Viva ha puntato il dito contro il presidente Schifani: "Trenta pazienti hanno ricevuto esiti tardivi. È inaccettabile che si stia rischiando la vita dei siciliani per colpe che nessuno sembra voler riconoscere. Invece di dimettersi, questi dirigenti continuano a occupare posti di potere."

In mezzo a tutto questo caos, arriva una nota positiva sul fronte oncologico. Secondo un recente studio condotto da ricercatori milanesi in collaborazione con l’Università di Bologna, i tassi di mortalità per tumore nell'Unione Europea e nel Regno Unito sono destinati a scendere nel 2025. I ricercatori stimano un calo del 3,6% di mortalità per tumore della mammella nell'UE e dello 0,8% in Italia rispetto al 2020. Tuttavia, i tassi di mortalità per le donne ultraottantenni continuano ad essere allarmanti a causa della scarsa disponibilità di screening e diagnosi tempestive.

Resta da vedere come le autorità locali affronteranno questa crisi sanitaria e se verranno adottate misure efficaci per garantire una diagnosi e un trattamento tempestivo per tutti i pazienti. Non lasciamo che l’indifferenza segnali il destino di troppi italiani!