
Sanità in crisi: -50 miliardi rispetto agli altri Paesi Ue!
2025-09-12
Autore: Luca
La verità dietro la crisi della sanità italiana
Ospedali pubblici in difficoltà e pazienti sempre più rassegnati: questa è la realtà che affligge la nostra sanità. Durante un acceso dibattito alla festa del Fatto, Milena Gabanelli, nota giornalista, ha lanciato un appello a tutti i cittadini riguardo all'importanza di votare consapevolmente, poiché l'80% del budget delle Regioni è destinato al sistema sanitario.
Il monito dei esperti
Accanto a Gabanelli erano presenti esperti del settore come Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, e la microbiologa Maria Rita Gismondo. Cartabellotta ha evidenziato che l'Italia investe circa 135 miliardi nel Sistema Sanitario Nazionale, che si traduce in un budget inferiore di oltre 50 miliardi rispetto alla media degli altri Paesi europei. Per essere competitivi, avremmo bisogno di almeno 185 miliardi.
"Il risultato è una sanità a due velocità," ha affermato Gismondo, "dove chi ha più mezzi riceve cure migliori, ed è inaccettabile che la qualità dell'assistenza vari a seconda della regione."
Un sistema in caduta libera
Gismondo ha tracciato un percorso definito da una progressiva degradazione della sanità pubblica, risalente ai primi anni '90, quando si è iniziato a trattare gli ospedali come aziende e non come strutture al servizio della salute dei cittadini.
La politica, sempre presente in discussioni di questo tipo, viene accusata di non occuparsi adeguatamente della salute dei cittadini, nonostante l'articolo 32 della Costituzione stabilisca che "la salute è un diritto fondamentale." Invece, spesso viene subordinato ai bilanci.
Problemi attuali e disagi enormi
Il dibattito ha rivelato le criticità: personale insufficiente, liste d'attesa interminabili e una mancanza di prevenzione che costringe milioni di italiani a rinunciare a cure essenziali per motivi economici. Eleonora Daniele ha condiviso la sua esperienza personale con la sanità mentale, sottolineando come in Italia solo il 3% delle risorse sanitarie sia destinato a questo settore, mentre in altri Paesi europei si arriva al 7%.
La sanità italiana in declino
Negli anni '90, l'Italia era seconda nel mondo per qualità della sanità secondo l'OMS, ma oggi la situazione è drammaticamente peggiorata. La salute mentale, in particolare, è rimasta trascurata, nonostante sia una delle principali cause di morte tra i giovani.
Cosa possiamo fare?
Come hanno sottolineato Gabanelli e Cartabellotta, ora è il momento di agire. La partecipazione attiva, attraverso il voto e coinvolgendo le comunità, è fondamentale per invertire questa rotta e reclamare il diritto alla salute per tutti gli italiani.