
Samuele Bersani Rivela: «Ho Combattuto contro un Tumore ai Polmoni, Primo Stadio»
2025-03-21
Autore: Chiara
Le parole hanno un potere straordinario, specialmente quando trovano il palco giusto per essere pronunciate. Samuele Bersani ha scelto il prestigioso teatro Arcimboldi di Milano, tutto esaurito, per svelare uno dei momenti più duri della sua vita. «Uno dei periodi più grigi», così lo ha descritto dopo aver eseguito due canzoni. «Ho avuto un tumore ai polmoni, primo stadio», ha rivelato senza esitazione. «Primo stadio vuol dire che ci sono arrivati in tempo, e fortunatamente non ho avuto bisogno di chemio o radio. Tuttavia, ho dovuto fare un intervento per rimuovere un lobo», ha spiegato, guadagnandosi un caloroso applauso da parte della sua audience.
Questo momento di vulnerabilità si è trasformato in un'importante appello alla prevenzione: «Spero di poter aiutare chi sta attraversando una situazione simile o chi ha paura di sottoporsi a esami». Bersani ha sempre custodito la sua privacy, ma il successo del suo tour e l'amore inaspettato dei fan hanno reso inevitabile questa condivisione pubblica. Come ha osservato, «La malattia è democratica; non pensiamo mai che possa colpirci».
Con il peggio ora alle spalle, l'artista ha condiviso una lezione preziosa: «Possiamo affrontare qualsiasi cosa, ma dobbiamo farlo senza paura. Scopriremo così di essere più forti di quanto crediamo. Io ne sono la prova vivente». Un tributo a tutti coloro che lo hanno sostenuto in questo percorso difficile. «Ci diamo forza a vicenda in questi momenti», ha sottolineato.
Ma Bersani non si è limitato a raccontare la sua storia. Durante il concerto «Samuele Bersani & Orchestra», che ha accompagnato l’uscita del suo nuovo album, ha offerto uno spettacolo di pura eleganza sinfonica. Tra un pezzo e l’altro, ha lanciato alcune frecciatine sulle attuali dinamiche della musica. «Qui non utilizziamo l'autotune, né io né voi», ha dichiarato al pubblico, un riferimento alla polemica scatenata da Elio sul festival della musica italiana. Ha poi aggiunto: «Va bene tutto, ma l'autotune a Sanremo no. So di sembrare polemico, ma un po' lo sono. La mia generazione, insieme a nomi come Fabi, Silvestri e Consoli, ha avuto l'opportunità di esprimersi in un periodo in cui ci si guadagnava il posto prima di arrivare al disco. Sognavamo di fare questo lavoro da bambini. Oggi? Prima sei un influencer, poi tenti di fare un brano con l’autotune e infine diventi un cantante». Le sue parole hanno suscitato un'ovazione nel teatro.
Dietro le quinte, lontano dai riflettori, Bersani ha aggiunto un altro capitolo alla sua esperienza. A incoraggiarlo a controllarsi è stato Luca Carboni, che ha attraversato una situazione simile. «Non avevo sintomi, solo un fastidio alla schiena che si è rivelato poi un problema di materasso», ha spiegato. «Ma ho osservato cosa stava succedendo a Luca: abbiamo vissuto entrambe le stesse esperienze, eravamo fumatori e condividevamo un “spacciatore d’ansia”, Lucio Dalla. Così ho deciso di farmi controllare».
La diagnosi è giunta grazie a un medico eccezionale, che anni prima gli aveva già salvato la vita a causa di un’embolia e gli aveva consigliato una TAC invece di una radiografia. Una decisione che avrebbe cambiato tutto. «Nel giro di una settimana, mi sono sottoposto all’intervento». Ma la difficile sorte non si è fermata qui: «Dopo aver detto a mia madre “ho un tumore”, lei ha risposto “Anch’io”», rivelando di avere anch'ella una diagnosi simile ma fortunatamente al primo stadio. Un racconto che dimostra quanto la vita possa riservare sorprese inaspettate.