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"Saman, vittima di un clan: la sentenza svela la fredda premeditazione dell'omicidio"

2025-09-09

Autore: Francesco

Omicidio premeditato: la verità dietro la sentenza

L'assassinio di Saman è emerso come un tragico esempio di come la ricerca di autonomia possa costare caro. La Corte di assise di appello di Bologna ha svelato che il delitto è stato orchestrato dal clan familiare, incapace di tollerare la voglia di libertà della giovane. I genitori, i due cugini e lo zio sono stati condannati a pene severe: ergastolo per i genitori e 22 anni per lo zio.

Motivazioni inquietanti di un attacco culturale

Secondo la sentenza, l'omicidio è stato concepito "con fredda lucidità" e programmato nel tempo, poiché Saman osò vivere secondo le sue scelte personali, in netto contrasto con i valori familiari e religiosi. Questo desiderio di indipendenza è costato caro alla ragazza, che ha dovuto affrontare il rifiuto totale della sua famiglia.

Chi ha eseguito l'omicidio?

Nonostante il coinvolgimento diretto nel complotto da parte dei genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, i giudici hanno stabilito che non furono loro a portare a termine l'atto omicida. La Corte di Bologna si è discostata dalle conclusioni della Corte di Reggio Emilia, ritenendo improbabile che Nazia fosse l'esecutrice, vista la rapidità con cui si allontanò dalla scena.

I veri esecutori dell'orrore

La sentenza identifica lo zio Danish Hasnain e i cugini Noman Hulaq e Ikram Ijaz come i principali responsabili dell'aggressione, che attendevano Saman di notte, pronti a compiere l'irreparabile. Le prove raccolte suggeriscono che tre persone siano state coinvolte: due di esse hanno trattenuto la giovane mentre il terzo, non specificato, ha effettivamente commesso l'omicidio.

Un funerale in segreto: la fine di una vita tragica

Dopo aver commesso l'orribile atto, i colpevoli avrebbero sepolto Saman in una fossa che avevano scavato in precedenza, allargando un luogo di oblìo per una vita stroncata troppo presto. Questa tragica vicenda riporta alla luce il terribile dramma delle donne che, in nome di valori familiari distorti, perdono la vita per il semplice desiderio di vivere secondo le proprie scelte.