Mondo

Russia in crisi nel Mar Nero: attacchi alle piattaforme di gas al largo della Crimea, «Putin ha perso il controllo»

2025-01-03

Autore: Marco

La crisi della Russia nel Mar Nero sta raggiungendo livelli allarmanti. Questa regione strategicamente cruciale rappresenta un accesso vitale per Mosca non solo al Mediterraneo, ma anche al Medio Oriente, fungendo da hub per le sue operazioni marittime e il transito di energia. Secondo quanto riportato da Newsweek, le attuali difficoltà della Russia nel Mar Nero mettono in pericolo la sua influenza economica e politica nella regione.

Il controllo del Mar Nero si è fatto ancora più critico da quando l'Ucraina ha deciso di non rinnovare il contratto di transito del gas con Gazprom, il che ha costretto la Russia a dipendere esclusivamente dal gasdotto TurkStream per le sue forniture verso l'Europa. Questo scenario è visto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky come una vittoria strategica per Kiev, definendo l’abbandono dell’accordo come una delle più gravi sconfitte per Mosca.

L'attacco dell’Ucraina

Il 31 dicembre, la Ministero della Difesa ucraino ha confermato l'abbattimento di un elicottero russo Mi-8 nel Mar Nero tramite droni navali. Nei giorni successivi, ulteriori rapporti hanno indicato che altri due elicotteri russi sono stati distrutti e uno danneggiato. Questi attacchi hanno colpito anche una postazione di comando della 810ª Brigata di fanteria della Marina russa, sottolineando l'efficacia delle operazioni di Kiev.

Queste sconfitte hanno spinto esperti come il politologo Colin Flint a dichiarare che la Russia ha subito una sorprendente schiacciante battuta d'arresto nel Mar Nero, un dominio marittimo che un tempo era considerato al sicuro per Mosca.

Un cambiamento radicale

Con la flotta del Mar Nero costretta a riposizionarsi da Sebastopoli nel 2024, a causa degli attacchi missilistici e dei droni, le forze russe sembrano sempre più vulnerabili. Recenti dichiarazioni di Tony Radakin, ufficiale della Royal Navy britannica, evidenziano come l'Ucraina sia riuscita a mettere la flotta russa «in una situazione di calma nonostante le disparità marine tra i due paesi». Le forze ucraine, impiegando droni innovativi come i veicoli di superficie senza pilota “Sea Baby”, hanno intensificato le operazioni contro le piattaforme di gas russe, cambiando le dinamiche nel mar Nero.

La comunità internazionale osserva

Le osservazioni di Colin Flint confermano la perdita del controllo russo sulle acque precedentemente sicure del Mar Nero. Parallelamente, l'Istituto per lo studio della guerra avverte che l'aumento delle capacità offensive ucraine potrebbe minacciare ulteriormente il controllo di Mosca sulla Crimea occupata. Di recente, la Norvegia ha annunciato un significativo pacchetto di aiuti di 242 milioni di dollari per rafforzare la Marina ucraina, evidenziando un crescente supporto internazionale a favore di Kiev in questo conflitto.

In definitiva, l'Ucraina continua a esercitare pressioni sulle forze russe rimaste nel Mar Nero, con l'armata di Kiev che avverte che solo una nave da guerra russa è attualmente operativa, segnando una nuova fase nella guerra marittima e una battaglia cruciale per l'egemonia nell'area.