
Rottamazioni a confronto: scadenze e vantaggi da non sottovalutare
2025-03-26
Autore: Matteo
Entro il 30 aprile 2025, i contribuenti decaduti dalla rottamazione quater fino al 31 dicembre 2024 possono richiedere la riammissione alla definizione agevolata. Inoltre, lo stesso termine è previsto per la nuova rottamazione quinquies, recentemente approvata in linea di massima, che include anche i carichi precedentemente rottamati ma decaduti. Ma come scegliere tra queste due opzioni apparentemente simili?
Il decreto Milleproroghe stabilisce che i contribuenti decaduti dai benefici della rottamazione quater possono presentare istanza fino al 30 aprile 2025 per rientrare nei benefici, saldando il debito residuo con un incremento del 2% dal 1° novembre 2023, con possibilità di pagamento in unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure in un massimo di dieci rate trimestrali da tale data.
La rottamazione quinquies, menzionata nel Ddl 1375 ora in esame al Senato, si distingue per la sua validità temporale, estendendosi ai carichi affidati all'agente della riscossione dal 2020 al 2023. Questo significa che anche i debiti da precedenti rottamazioni, nonostante la decadenza, potrebbero trovare spazio nella nuova sanatoria.
Per partecipare a questa nuova misura, le stesse scadenze del 30 aprile 2025 e delle modalità di pagamento rimangono applicabili, con l'aggiunta che il versamento potrà avvenire con un numero maggiore di rate, rendendola più attraente rispetto alla rottamazione quater.
La valutazione su quale opzione scegliere non è semplice. Infatti, sebbene le scadenze siano coincidenti, le condizioni di riammissione e aderenza differiscono notevolmente. Mentre nella rottamazione quater il pagamento avviene con un massimo di dieci rate, la quinquies consente fino a 120 rate mensili. Inoltre, la rottamazione quinquies offre un margine di tolleranza maggiore: il contribuente decade dalla sanatoria solo dopo aver saltato otto rate non consecutive, rispetto alla rigidità della rottamazione quater.
In sintesi, la rottamazione quinquies rappresenta un'alternativa potenzialmente più flessibile e vantaggiosa per i contribuenti, ma i termini per l'introduzione definitiva sono ancora incerti, creando un dilemma per chi ha perso i benefici della precedente misura. Sarà cruciale seguire attentamente l'iter del Ddl 1375 per capire come muoversi in questo panorama in evoluzione.