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Riforma del Settore NCC: Un Nuovo Colpo del TAR del Lazio al Decreto Salvini

2025-01-17

Autore: Francesco

Il TAR del Lazio ha recentemente bloccato gran parte delle modifiche introdotte dal DM 226/2024, redatto dal ministro Matteo Salvini, riguardanti la riforma del servizio di Noleggio con Conducente (NCC). Questa decisione arriva dopo che il mese scorso l'Associazione Imprenditori Mobilità Sostenibile aveva presentato un ricorso contro il decreto, contestando diverse disposizioni che ritenevano dannose per l'operato degli NCC.

Il Tribunale Amministrativo ha emesso un’ordinanza il 16 gennaio, ribadendo il proprio rifiuto alla disposizione che introduceva una pausa di 20 minuti tra un servizio e l'altro, oltre alla modalità di iscrizione al Foglio di servizio elettronico tramite l'app Fdse, considerata inadeguata.

Con l'ordinanza numero 241/2025, il TAR ha sospeso buona parte del Decreto e ha fissato la discussione principale per il 4 giugno 2025. Il giudice ha affermato che il DM 226/2024 ha "indebidamente introdotto norme tali da regolare le modalità operative degli NCC", imponendo vincoli non proporzionati sui lavoratori del settore.

Intermediari Sotto Accusa

Tra i punti controversi, spicca il divieto per gli NCC di stipulare contratti con clienti che svolgono attività di intermediazione, come tour operator, agenzie di viaggio e piattaforme di mobilità come Uber. Questo divieto è stato visto come un attacco all'autonomia commerciale degli NCC, limitando gravemente l'accesso a canali fondamentali per le prenotazioni.

Il TAR ha messo in luce il rischio di questa norma di danneggiare gli utenti finali, soprattutto in un contesto in cui l'offerta di servizi NCC potrebbe risultare insufficiente. La Corte Costituzionale aveva già sottolineato che non vi è divieto per gli NCC di collaborare con servizi di intermediazione.

Le Pause tra i Servizi: Un Problema Sottovalutato

L'ordinanza del TAR ha anche criticato la pausa di 20 minuti tra i servizi, considerata come una reintroduzione mascherata dell’obbligo di rientrare in rimessa, già dichiarato illegittimo in precedenti sentenze. Il TAR sottolinea che gli NCC possono eseguire servizi consecutivi se ricevono prenotazioni tramite strumenti tecnologici, senza la necessità di tornare in rimessa.

La reazione delle associazioni di categoria è stata di soddisfazione, mentre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che questa decisione non incide sul processo di attuazione dei decreti riguardanti il settore taxi ed NCC, poiché è in fase di sviluppo un’app per gestire il Foglio di servizio elettronico.

Risposte Istituzionali e Politiche

Il Ministero è convinto che i prossimi sviluppi del contenzioso chiariranno l’efficacia delle scelte normative intraprese e ha affermato la volontà di dialogare con le parti interessate. La lotta all'abusivismo rimane un obiettivo primario, ma la preoccupazione per la quality del servizio percepito dai cittadini è altrettanto significativa.

Tuttavia, emergono anche voci di dissenso all'interno della maggioranza di governo. Politici di Forza Italia, inclusi il vicesegretario Stefano Benigni e i capigruppo Andrea Caroppo e Roberto Rosso, hanno annunciato un emendamento al decreto Milleproroghe per ritardare l'applicazione del provvedimento.

Il loro obiettivo è chiaro: vogliono evitare che una legislazione restrittiva possa danneggiare un settore cruciale come quello del trasporto pubblico non di linea, specialmente in vista di eventi di grande richiamo come il Giubileo a Roma. La loro posizione sottolinea l'importanza di potenziare l'offerta piuttosto che limitarla, in un momento in cui i servizi di mobilità sono più richiesti che mai, per rispondere alle esigenze di cittadini e turisti. Nel frattempo, le opposizioni continuano a criticare aspramente l’operato del ministro Salvini.