
Rete Ictus Molise: il Fario di una Promessa Non Mantenuta
2025-09-08
Autore: Giovanni
Una Lettera che Cambia Tutto
Un documento riservato, firmato dal direttore sanitario dell'ASReM, Bruno Carabellese, getta ombre sul futuro della Rete Ictus in Molise. La scadenza per la sua attivazione è fissata per metà settembre, ma Carabellese afferma: "Impossibile attivarla nei tempi prescritti".
Promesse di Cure Innovative, Realtà Sconfortante
Sulla carta, il decreto commissariale n. 100/2025 prevede un'integrazione tra pubblico e privato per garantire cure rapide. I centri di riferimento dovrebbero essere il Cardarelli di Campobasso per l'ictus ischemico e il Neuromed di Pozzilli per i casi più gravi. Ma una serie di problemi riscontrati nei presidi coinvolti solleva seri dubbi.
Criticità ai Presidi Pubblici
Al Veneziale di Isernia, ad esempio, il personale di pronto soccorso non è formato per utilizzare il sistema Tele-Stroke, e mancano spazi adeguati per la trombolisi. Situazione simile al San Timoteo di Termoli, dove la mancanza di medici in rianimazione ostacola le emergenze.
Il Cardarelli Non è a Normativa
Nemmeno il Cardarelli, fulcro della rete, è in linea con gli standard definiti dal DM 70/2015. La mancanza di personale e attrezzature adeguate fa presagire l'impossibilità di garantire tutti i servizi richiesti.
Operativo o Solo un'Illusione?
La situazione si complica ulteriormente per il servizio 118, incapace di garantire sia i trasferimenti verso il Neuromed che la copertura ordinaria del territorio, con il rischio di interruzione del pubblico servizio.
Incertezze sul Partner Privato
Anche il Neuromed, identificato come partner privato cruciale, non ha ancora formalizzato una Stroke Unit di II livello, creando incertezze sulla sua capacità di gestire i pazienti con ictus emorragici.
Un Sistema al Collasso
L'assenza di neurologi e infermieri specializzati, unità di monitoraggio e percorsi riabilitativi per la fase post-acuta rendono la Rete Ictus un annuncio vuoto. Senza chiarezza sulla gestione dopo il ricovero, i pazienti rischiano di rimanere scoperti.
Le Parole che Pesano
L'incredibile situazione della Rete Ictus è ulteriormente aggravata dalle parole di Carabellese. Con la scadenza all'orizzonte, ciò che sembrava una conquista per il Molise rischia di trasformarsi in una illusione. Il divario tra le promesse e la reale capacità degli ospedali di garantire i servizi essenziali è palpabile.
Il Futuro è Incerto
Con il termine di metà settembre in arrivo e le gravi lacune evidenti, la Rete Ictus in Molise emerge più come un sogno irrealizzato che come un sistema funzionante. Le frasi di Carabellese risuonano come un campanello d'allarme: è tempo di affrontare la cruda realtà della sanità molisana.