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Rendimento del Bund a 10 anni al 4%: uno scenario sempre più probabile?

2025-03-24

Autore: Giulia

Con la recente approvazione della riforma costituzionale del “freno al debito” da parte del Bundesrat, la Camera alta della Germania, si apre una nuova era per l'economia tedesca e dell'Eurozona. Questo cambiamento consente al governo tedesco di investire 1.000 miliardi di euro in deficit entro i prossimi dieci anni, indirizzati verso il riarmo e investimenti infrastrutturali. Questa manovra rappresenta una svolta storica, segnando un'uscita da decenni di austerità fiscale e cambiando radicalmente la percezione del debito pubblico in Europa.

Da fine febbraio, il rendimento del Bund a 10 anni ha registrato un'impennata significativa, passando da meno del 2,40% a circa il 2,75%. In molti si chiedono: arriverà al 4%? Alcuni analisti di Aviva Investors prevedono chiaramente che il rendimento potrebbe toccare questo traguardo, mentre Goldman Sachs indica una possibilità di raggiungere il 3,50%.

Un aumento dei rendimenti del Bund avrebbe ripercussioni su tutta l'Eurozona; nonostante alcuni spread si stiano riducendo, i rendimenti di altri titoli di stato come BTp, Bonos e Oat potrebbero salire, aumentando il costo del debito e mettendo a rischio l'equilibrio dei conti pubblici. La Premier Giorgia Meloni ha espresso cautela riguardo a un ipotetico aumento della spesa militare in deficit, consapevole delle gravi conseguenze economiche.

Dobbiamo ricordare che, dalla crisi finanziaria del 2008, il rendimento del Bund è rimasto sempre relativamente basso grazie alla fiducia degli investitori. Tuttavia, ci sono stati periodi in cui questo rendimento ha superato il 4,60%, come accaduto prima del fallimento di Lehman Brothers. Oggi, con l'aumento della spesa e l'eventuale ritorno a una situazione di debito più elevato, ci si aspetta che anche i rendimenti comincino a risalire, questo dopo anni di rendimenti quasi nulli.

I segni di una possibile ripresa economica in Germania sono già visibili: Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita per quest'anno e per i prossimi anni, suggerendo un possibile acceleramento dell'economia tedesca che potrebbe riflettersi anche sugli altri paesi dell'Eurozona. Se il rendimento del Bund raggiungesse il 4% con un'inflazione stabilmente intorno al 2%, i titoli di stato italiani rischiano di aumentare il loro rendimento fino al 5%.

La crescita economica tedesca potrebbe generare un effetto a catena, dove le aziende italiane, francesi e spagnole beneficerebbero di un aumento delle esportazioni verso la Germania. Tuttavia, la chiave del successo rimane il mantenimento di un equilibrio tra crescita e spesa. In questo delicato contesto, gli investitori devono monitorare attentamente l'evoluzione dei rendimenti, poiché qualsiasi sussulto potrebbe influenzare drasticamente i mercati obbligazionari.

In conclusione, mentre il rendimento del Bund a 10 anni si avvicina a valori precedentemente ritenuti improbabili, l'Eurozona si prepara ad affrontare sfide significative, in attesa di capire come si evolverà la situazione nel prossimo futuro.