Finanze

Proteste senza precedenti contro Tesla negli USA: «Non comprare una nazi-car»

2025-03-17

Autore: Maria

Le tensioni nei confronti di Tesla si intensificano, con una serie di proteste esplose negli Stati Uniti. La prima rivolta è scoppiata il 20 gennaio in Oregon, dove un concessionario Tesla è stato dato alle fiamme, segnando l'inizio di un'ondata di atti di vandalismo contro il marchio. Da quel momento, le azioni contro Tesla e il suo fondatore Elon Musk si sono moltiplicate, sollevando interrogativi sulla reputazione dell'azienda e sul futuro delle sue vendite, che hanno subito un significativo calo anche in Europa.

Le proteste si sono propagate rapidamente, con manifestazioni che richiamano l'attenzione sulle pratiche aziendali di Tesla e sulle affiliazioni politiche del suo CEO. In risposta, diversi gruppi hanno iniziato a utilizzare slogan provocatori come «Non comprare una nazi-car», in riferimento alle affermazioni di Musk che lo accusano di aver fatto affari con regimi controversi.

Oltre alla crescente opposizione pubblica, si stima che queste manifestazioni potrebbero avere un impatto negativo anche sui fatturati. Secondo analisi di settore, già nei primi mesi del 2023, le vendite europee di veicoli Tesla sono crollate del 30%, un segnale di come la percezione del brand stia cambiando rapidamente tra i consumatori.

La situazione è ulteriormente complicata dalle recenti politiche economiche adottate da figure politiche influenti, tra cui l’ex presidente Trump, che ha recentemente licenziato metà dei dipendenti del dipartimento dell'Istruzione, scatenando una guerra aperta contro il sistema educativo. Questo contesto di instabilità economica e sociale sta influenzando anche il mercato dell'auto elettrica, con consulenti che prevedono ulteriori ripercussioni per Tesla.

Gli investitori e gli analisti starebbero quindi monitorando da vicino questi sviluppi, poiché la reputazione aziendale e il supporto della clientela sono più cruciali che mai in un mercato sempre più competitivo.